mar, 16 dicembre 2025

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Incendi Boschivi: Una Piaga in Tutta Europa, ma il Piemonte ha Retto Bene

Per il Piemonte si è trattato di un caso di straordinaria eccezionalità poiché, per la prima volta da trent'anni, si è assistito all'insorgere ed alla propagazione di incendi vasti e di elevata intensità in un periodo tradizionalmente considerato non a rischio. Questo ha fatto sì che la struttura anti-incendi boschivi piemontese si sia trovata a fronteggiare una situazione di estrema difficoltà sia per la magnitudo del fenomeno che per aver dovuto operare in condizioni climatiche opposte a quelle abituali.
I dati statistici, presentati nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti l'Assessore regionale alle Politiche per la Montagna, Roberto Vaglio, l'ispettore generale del Corpo Volontari AIB del Piemonte Cesare Mino, il coordinatore regionale del Corpo Forestale dello Stato Elio Dotta e il Direttore regionale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco Michele Ferraro sono molto chiari: il picco massimo di superficie boscata percorsa dal fuoco si è registrato ad agosto, oltre 1500 ettari, mentre nei mesi di marzo e aprile, tradizionalmente in Piemonte i mesi più "caldi" per quanto riguarda il fenomeno incendi boschivi, sono bruciati complessivamente 516 ettari. Anche il numero degli incendi è significativo: nel mese di marzo si sono registrati 113 incendi, 108 quelli che si sono verificati in agosto.
Il Torinese è stata la zona maggiormente colpita, sia per quanto riguarda le superfici boscate (340 ha) e non boscate (787 ha), sia per il numero incendi registrati, ben 130.
Grazie all'azione di monitoraggio svolto su tutto il territorio, è stato rilevato che le ore del giorno durante le quali si sono registrati il maggior numero di incendi sono quelle centrali, tra le 12 e le 16.
"Per contrastare questo eccezionale fenomeno - ha dichiarato Vaglio - la Regione Piemonte ha attivato il suo dispositivo anti- incendi costituito dal personale del Corpo Forestale dello Stato - che opera con compiti di coordinamento ed in Sala Operativa - ed il Corpo Volontari AIB del Piemonte: 6200 Volontari divisi in 51 comandi di distaccamento e 239 squadre su tutto il territorio. Tutti i Volontari che intervengono nelle operazioni di lotta attiva agli incendi boschivi sono preventivamente attrezzati dalla Regione Piemonte - che fornisce il Corpo degli appositi dispositivi di protezione individuale di III categoria (contro il rischio di morte o invalidità grave e permanente) - ed addestrati attraverso un programma formativo progressivo".
Da oltre due anni, infatti, la Regione Piemonte ha avviato - in convenzione con il FORMONT (Centro di formazione professionale per i mestieri di montagna) - un programma formativo che prevede cinque livelli per operatori A.I.B:
corso base A teorico;
corso base B pratico per l'elicooperazione e l'utilizzo delle altre macchine, attrezzature e materiale anti-incendi boschivi;
corso per capisquadra;
corso per direttori delle operazioni di spegnimento.
I primi due corsi base (A e B) - a cui hanno già partecipato alcune migliaia di Volontari - sono stati appositamente studiati per formare alle modalità d'intervento ed alle procedure di sicurezza nell'attività di prevenzione ed estinzione.
In concreto, al termine di questo percorso formativo che prevede anche una parte dedicata alle esercitazioni sul campo, si accerta e si verifica sui partecipanti che:
le modalità corrette per operare sull'incendio siano state assimilate;
si conoscano perfettamente le condizioni per operare sull'incendio in piena sicurezza;
si siano assunte le conoscenze di base fondamentali per far fronte alle evenienze di primo soccorso.
La programmazione regionale prevede che nei prossimi tre anni vengano formati 4500 operatori volontari, di cui 625 con funzioni di capisquadra, a cui si aggiungono 150 direttori delle operazioni di spegnimento, questi ultimi rivolti inizialmente a personale professionale (Corpo Forestale dello Stato, personale regionale e, nelle aree naturali protette, personale dipendente dalle stesse che abbia conseguito la necessaria formazione).
"Alla luce di quanto accaduto quest'estate- ha aggiunto Vaglio - la Regione Piemonte si sta dotando di nuovi strumenti che le consentano di affrontare efficacemente la campagna incendi invernale. In particolare mentre si stanno adeguando le procedure operative attualmente in vigore, stiamo verificando la possibilità di stipulare nuovi accordi con il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, soprattutto per quanto riguarda i problemi creati dalle aree di interfaccia. Nei prossimi mesi proseguirà a ritmo serrato il programma regionale di formazione, rivolto sia al personale professionale che a quello volontario, e verranno acquistate nuove dotazioni di sicurezza e attrezzature di lotta per il Corpo Volontari AIB. Entro l'inverno, inoltre, sarà pronta la nuova Sala Operativa Unificata Permanente, prevista all'articolo 7 della legge quadro sugli incendi boschivi".

Scheda dettagli:

Data: 10 novembre 2003
Fonte/Casa Editrice: Gevam
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