Un fungo che cresce nelle foreste di pini del nord Europa potrebbe essere la fonte di un nuovo tipo di antibiotico, che agisce con un funzionamento totalmente diverso rispetto agli antibiotici tradizionali, e in grado di sconfiggere batteri che fin ora risultavano immuni all'azione di qualsiasi altro rimedio.
La scoperta è opera di alcuni studiosi della David Geffen School of Medicine all’Università di Los Angeles, UCLA, che hanno lavorato insieme ai ricercatori del Georgetown University Medical Center e della compagnia biotech danese Novozymes.
Il nuovo miracoloso ritrovato si chiama "plectasina", e fa parte della famiglia delle defensine, sostanze prodotte anche dal sistema immunitario umano. La plectasina è simile anche alle molecole prodotte da scorpioni e molluschi ed ha un'efficacia pari a quella della penicillina o della vancomicina. E' stato possibile isolarla solo grazie a strumenti genetici avanzatissimi, operazione che sarebbe risultata impossibile con metodologie tradizionali.
Il rivoluzionario antibotico, estratto dalla specie Pseudoplectania nigrella, si è rivelato efficace contro molti batteri Gram-positivi come lo Streptococcus pneumoniae e lo Streptococcus pyogenes, che causano polmonite, mal di gola, sepsi, meningiti, ecc. Inoltre, la sostanza non è tossica per l'organismo (almeno stando ai risultati della sperimentazione animale) ed è efficace, tanto quanto gli antibiotici convenzionali, contro molte infezioni batteriche.
La notizia è entusiasmante dal momento che nuovi antibiotici sono sempre più difficili da sviluppare mentre batteri e virus si evolvono diventando sempre più resistenti ai farmaci. Se il processo di verifica in laboratorio dovesse portare ad esiti positivi, il farmaco potrebbe essere introdotto sul mercato già a partire dal 2012.