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Il tuo lavoro, la tua mente
Il lavoro che facciamo può cambiare la nostra mente. Questo assunto è stato già confermato dalla famosa ricerca sui tassisti londinesi, ma anche per quanto riguarda gli agopunturisti, i dattilografi, i musicisti e gli addetti alla sicurezza degli aeroporti. Ci sono prove inoltre che i lavoro che ci stimolano intellettualmente ci diano dei benefici cognitivi, che si estendono fino a tarda età.
Ora un nuovo studio ha scoperto che un lavoro che metta continuamente alla prova un aspetto chiave del funzionamento cognitivo - l’aggiornamento dei dati contenuti nella memoria di lavoro - sia in grado di potenziare questa capacità.
In effetti una capacità esauriente di aggiornare mentalmente dei dati è vitale per molti dei compiti quotidiani, compresi la conversazione, la lettura. Ed è anche legata al successo negli studi. Il nuovo lavoro di Xin Zhao e colleghi della Northwest Normal University, Cina, offre le prove del fatto che la scelta del lavoro può avere un’influsso sul funzionamento quotidiano della mente.
“I risultati generali forniscono ulteriori prove della plasticità cognitiva indotta dall’ambiente; questa si realizza quando la ripetitività delle esperienze indotta dai requisiti di certi lavori specifici influenza le capacità cognitive”, hanno scritto gli autori.
Lo studio è stato pubblicato su Applied Cognitive Psychology.
Ora un nuovo studio ha scoperto che un lavoro che metta continuamente alla prova un aspetto chiave del funzionamento cognitivo - l’aggiornamento dei dati contenuti nella memoria di lavoro - sia in grado di potenziare questa capacità.
In effetti una capacità esauriente di aggiornare mentalmente dei dati è vitale per molti dei compiti quotidiani, compresi la conversazione, la lettura. Ed è anche legata al successo negli studi. Il nuovo lavoro di Xin Zhao e colleghi della Northwest Normal University, Cina, offre le prove del fatto che la scelta del lavoro può avere un’influsso sul funzionamento quotidiano della mente.
“I risultati generali forniscono ulteriori prove della plasticità cognitiva indotta dall’ambiente; questa si realizza quando la ripetitività delle esperienze indotta dai requisiti di certi lavori specifici influenza le capacità cognitive”, hanno scritto gli autori.
Lo studio è stato pubblicato su Applied Cognitive Psychology.