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Il Trasporto degli Animali d’Allevamento: Presto Sarà Controllato con i Satelliti
Sara' l'occhio del satellite a garantire il benessere degli animali che dagli allevamenti del nord Europa - da Germania, Olanda o Polonia - vengono trasportati su strada fino alle stalle o ai macelli in Sicilia, Spagna, Grecia, e ora anche a Malta e Cipro. Solo nella vecchia Europa dei Quindici erano 20 milioni i capi che in un anno circolavano sulle strade dell'Unione. Il sistema di navigazione satellitare (Gps) potrebbe infatti seguire - dal 2012 - l'automezzo che trasporta vitelli, suini, agnelli o cavalli e informare una banca dati europea se il camion e' caricato al giusto peso, se l'autista rispetta nel percorso gli orari di riposo previsti per alimentare e abbeverare gli animali, o ancora se viene mantenuta una temperatura adeguata all'interno del camion. L'idea e' contenuta in un nuovo progetto di compromesso per meglio regolamentare il trasporto degli animali in Europa, che la presidenza di turno olandese dell'Ue si prepara a sottoporre nei prossimi giorni ai responsabili dei servizi veterinari europei. Il progetto olandese rappresenta il primo tentativo di riportare il delicato dossier sul tavolo dei ministri dell'agricoltura dell'Ue, dopo il fallimento del negoziato che nell'aprile scorso ha spaccato l'Europa in due schieramenti. Da un lato i paesi del Nord, con in testa la Germania, che chiedeva di limitare ad un massimo di otto ore il trasporto dei capi all'interno dell'Europa. Dall'altro i paesi del Sud, aperti a ulteriori miglioramenti, ma che non intendevano mettere a repentaglio il loro sistema produttivo e quindi migliaia di posti di lavoro. Di fatto, fissare ad un periodo ristretto i tempi di trasporto significherebbe escludere il Centro e il Sud d'Italia da importanti rifornimenti di animali vivi. Senza contare che dalla macellazione provengono anche cascami, pelli e setole che riforniscono in Italia una importante industria di trasformazione. Un elemento importante del progetto olandese e' che non fa riferimento alla durata del trasporto e quindi continuerebbero le regole attualmente in vigore che prevedono gia' una serie di condizioni per assicurare il benessere degli animali. Il compromesso in discussione introduce pero' delle condizioni obbligatorie per i lunghi percorsi. In primo luogo, prevede un codice di buone pratiche che punta sulla formazione del conduttore ma precisa anche responsabilita' e obblighi di tutti coloro che sono parte attiva nell'attivita'. Per le lunghe distanze inoltre, l'Aja chiede automezzi in grado di garantire una temperatura adeguata e la distribuzione dell'acqua agli animali durante il percorso. Inoltre, il progetto offre la possibilita' agli stati che lo desiderano di introdurre regole nazionali specifiche sul loro territorio. In generale si vuole avviare un controllo sistematico dei documenti e dello stato di salute degli animali. Il documento della presidenza, secondo fonti comunitarie, potrebbe riuscire a riunire una maggioranza di paesi a favore. Restano comunque delle incognite, dall'introduzione di regole nazionali ai tempi per la modifica della normativa in vigore.