E' tempo di pensione per il vecchio bagnino: da ora in poi lo sostituirà la sentinella del mare. La nuova figura non dovrà più limitarsi a sistemare gli ombrelloni e le sdraio e aiutare i bagnanti in difficoltà ma avrà anche il compito di segnalare i casi di inquinamento marino. La rivoluzione è prevista dall'accordo di programma siglato la settimana scorsa dal ministero dell'Ambiente e da Confcommercio. ''I nuovi bagnini", ha detto il ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli, "dopo un necessario periodo di formazione, svolgeranno il ruolo di guardie ecologiche per le segnalazioni di primo livello. Naturalmente - ha aggiunto - nessuno ha intenzione di eliminare i bagnini tradizionali, che sono spesso personaggi folcloristici, amici dei bagnanti. Ma noi pensiamo che il bagnino debba svolgere anche altri compiti e precisamente quelli di tutela ambientale, segnalando tempestivamente alle autorità competenti casi di inquinamento marino, di malfunzionamento dei depuratori o l'arrivo di alghe''. Il ministero finanzierà la formazione delle nuove figure professionali. Gli ''eco-bagnini'', nelle intenzioni di ministero dell'Ambiente e di Confcommercio, costituiranno una vera e propria rete ecologica estesa su tutto il territorio italiano, che servirà a segnalare l'inquinamento del mare, i rischi per l'ambiente marino derivanti da attività umane e monitorare periodicamente la situazione dei litorali non solo per quanto riguarda la pulizia, ma anche l'erosione e la sicurezza. Non spetterà però soltanto ai bagnini il compito di tenere puliti gli oltre 8mila chilometri di litorali del Belpaese. L'accordo prevede infatti che il ministero conceda gratuitamente ai gestori degli stabilimenti balneari una serie di mezzi (macchine pulisci spiaggia, reti alle foci dei fiumi, ecc.) con i quali provvedere a tenere pulite spiagge, arenili e scogliere. Gli operatori, secondo quanto è previsto, dovranno utilizzare i mezzi non solo per la pulizia del proprio stabilimento, ma anche per le spiagge libere.