Il compleanno del Buddha cade l’ottavo giorno del quarto mese del calendario lunare. Per i poco pratici, era ieri.
Che ci siano Paesi in cui tale evento coincide con una festività nazionale, è noto. In Corea, ad esempio, la nazione si arresta: ogni attività lavorativa per tre giorni cede il passo a preghiere, meditazioni, celebrazioni di ogni sorta; alle finestre fanno capolino le famose “lanterne rosse”, auspicio di illuminazione sulla via del Kharma.
Noto è anche che nemmeno in altri Paesi dell’area asiatica la ricorrenza passa sotto silenzio.
Ma nei paesi occidentali, che succede? In Italia, come è trascorsa la giornata del compleanno del Buddha?
Probabilmente pochi sanno che la comunità buddhista nel nostro Paese è piuttosto radicata e che esiste, al di là delle svolazzanti mode da divi holliwoodiani, un vero monastero buddhista, nascosto tra le virenti colline di Salsomaggiore.
In questo sito verdeggiante, una vecchia casa colonica è stata adattata ad ambiente di preghiera e di meditazione, per consentire ai monaci buddhisti, una vita faticosa ma di un remoto incanto, spartana ma ricchissima di spiritualità e saggezza.
Non è un modaiolo tempio new age, in cui la pratica meditativa rischia di confondersi con un semplice frivolo vezzo da salotto, ma uno stile di vita che poco ha da spartire con il comodo e il costoso, con il chiasso e con la pubblicità.
Sarà in luoghi come questo che il Buddha, ieri, ha festeggiato il suo compleanno?