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I pericoli estivi della malattia di Lyme
La malattia di Lyme, così chiamata dalla cittadina di Old Lyme nel Connecticut dove fu identificata per la prima volta nel 1975, è causata dal batterio Borrelia burgdorferi. Ed è diffusa dal morso delle comuni zecche che ne siano state infettate a loro volta.
Il classico sintomo è un’area circolare arrossata che compare da 5 a 14 giorni sul punto del orso. Nel primo stadio si possono provare affaticamento, brividi, febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari e i linfonodi possono ingrossarsi. I sintomi si diradano anche se non vengono curati.
Al secondo stadio della malattia si possono avere gonfiori alle articolazioni, in particolare alle ginocchia. Sono sintomi simili a quelli dell’artrite reumatoide, ma quest’ultima di solito attacca le nocche delle mani per prime.
Altri sintomi possono essere la paralisi di Bell, palpitazioni e vertigini dovute al cambiamento di ritmo cardiaco.
La malattia di Lyme vene trattata con antibiotici per due o quattro settimane. La maggioranza dei pazienti guarisce del tutto, dicono gli esperti. Ma una piccola percentuale di persone continua ad averne i sintomi.
Per prevenirla bisogna cercare di mettersi al riparo dai morsi delle zecche. Meglio evitare i tratti cespugliosi ed erbosi quando si cammina ne boschi. Pantaloni e maniche lunghe, per quanto scomodi, possono fare da barriera insieme a un insettifugo cutaneo che contenga DEET. E dopo aver fatto una passeggiata nel verde, è sempre meglio controllare l’eventuale presenza della zecca, piccola come un semino di papavero, sulla pelle.
Il classico sintomo è un’area circolare arrossata che compare da 5 a 14 giorni sul punto del orso. Nel primo stadio si possono provare affaticamento, brividi, febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari e i linfonodi possono ingrossarsi. I sintomi si diradano anche se non vengono curati.
Al secondo stadio della malattia si possono avere gonfiori alle articolazioni, in particolare alle ginocchia. Sono sintomi simili a quelli dell’artrite reumatoide, ma quest’ultima di solito attacca le nocche delle mani per prime.
Altri sintomi possono essere la paralisi di Bell, palpitazioni e vertigini dovute al cambiamento di ritmo cardiaco.
La malattia di Lyme vene trattata con antibiotici per due o quattro settimane. La maggioranza dei pazienti guarisce del tutto, dicono gli esperti. Ma una piccola percentuale di persone continua ad averne i sintomi.
Per prevenirla bisogna cercare di mettersi al riparo dai morsi delle zecche. Meglio evitare i tratti cespugliosi ed erbosi quando si cammina ne boschi. Pantaloni e maniche lunghe, per quanto scomodi, possono fare da barriera insieme a un insettifugo cutaneo che contenga DEET. E dopo aver fatto una passeggiata nel verde, è sempre meglio controllare l’eventuale presenza della zecca, piccola come un semino di papavero, sulla pelle.