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Haiti: Libertà di Stampa a Rischio, Giornalisti Oggetto di Minacce e Omicidi
Le garanzie di libertà e sicurezza per lo svolgimento della professione giornalistica sono notevolmente ridotte a Haiti: lo ha dichiarato a Santo Domingo nel corso di un seminario haitiano-dominicano dedicato alla libertà di stampa l’avvocato e giornalista della Repubblica Dominicana, Fausto Rosario Adames, spiegando che nell’ultimo anno molti cronisti sono rimasti uccisi. “Crimini, retate di migranti, traffico di esseri umani e altri reati vincolati sono le questioni più trattate nella stampa locale” ha detto Adames, spiegando che i giornalisti per indagare su questi fenomeni devono esporsi in prima persona, senza però avere una rete di protezione da parte delle autorità nazionali e locali, che non di rado palesano pericolose connivenze con la criminalità. Oltre agli omicidi, che rappresentano solo la punta dell’iceberg di violenza che minaccia la professione giornalistica, gli operatori dell’informazione haitiani sono particolarmente esposti a minacce, intimidazioni e violenze fisiche e psicologiche che ne minano enormemente l’indipendenza e la libertà operativa. Circa due settimane fa la Federación Latinoamericana de Periodistas (Felap) aveva denunciato l’uccisione di 16 giornalisti in America Latina e nei Caraibi nei primi nove mesi dell’anno.