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Gujarat: si Vota per la Legge Sulle Conversioni Forzate
È atteso per oggi nel Gujarat (India nord-occidentale) il voto dell’assemblea statale per l’approvazione di una controversa legge sulle conversioni religiose forzate. Il ‘Freedom of Religion Bill’, proposto un mese fa dal governo del Gujarat, trae ispirazione da un simile provvedimento introdotto a dicembre scorso nello Stato del Tamil Nadu e da altri in vigore da tempo in Madhya Pradesh e Orissa. Sebbene il testo completo della proposta di legge non sia ancora disponibile, sono già note alcune delle principali disposizioni, che sembrano peraltro più severe di quelle di altri Stati. La persona ritenuta responsabile di aver provocato conversioni forzate rischia fino a 3 anni di prigione e una multa di 50mila rupie (oltre mille euro). Inoltre, in base a quel che si sa del provvedimento, una conversione sarebbe ritenuta legittima e non perseguibile solo se riconosciuta dalle autorità e autorizzata ufficialmente dal magistrato distrettuale; anche se giudicata autentica e volontaria, ma comunque priva della necessaria autorizzazione del magistrato competente, può dar luogo per il convertito a una condanna fino a un anno di prigione con multa di mille rupie (circa 20 euro). I sostenitori della legge ritengono che la norma proteggerà gli indù delle caste più basse, maggiormente influenzabili e soggetti a pressioni da parte di esponenti di altre religioni. Molti altri temono invece che possa esssere usata dagli indù contro le minoranze musulmana e cristiana presenti nella regione.