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Greenpeace Denuncia: Bandiere di Comodo per Pochi Dollari. e Qualunque Rottame può Solcare i Mari
Greenpeace sottolinea, all'indomani del disastro, l'insostenibilita' del trasporto marittimo del petrolio: negli ultimi 10 anni si sono verificati in media due rilasci di petrolio ogni settimana.
"I nostri volontari continuano ad arrivare sul posto, anche da altri paesi europei, ed anche i pescatori locali sono mobilitati per arginare la marea-racconta Fabrizio Fabbri, direttore scientifico di Greenpeace ma temiamo che, come si e' gia' verificato altre volte, tra qualche settimana tutti si dimenticheranno della Prestige che continuera' ad inquinare i fondali oceanici, un luogo pieno di vita, anche se ignoto ai piu'" Greenpeace e' preoccupata per i danni immensi, per esempio nelle Galapagos, per l'affondamento della petroliera Jessika, il parco nazionale stimo' un danno di 14 milioni di dollari e ha intentato una causa su questa base al comandante, alla proprieta' e alla compagnia assicurativa. Oltre il 60% delle iguana colpite dall'inquinamento, ad oggi, sono morte. "Le coste europee sono di nuovo aggredite dal petrolio- spiega Fabbri per una cultura della segretezza e una mancanza di responsabilita'. Grazie alle bandiere di comodo si tengono bassi i costi sia di personale che di manutenzione delle navi. Il diritto marittimo assegna le responsabilita' allo stato bandiera.
Quelli che prendono le responsabilita' troppo sul serio rischiano di perdere le navi a vantaggio di altri paesi" Il caso della Prestige e' emblematico: bandiera delle Bahamas, gestione societa' greca ma compagnia liberiana, imprenditore russo oppure svizzero, non si sa. "Bisogna bloccare le bandiere di comodo- spiega Fabbri oggi anche mia figlia puo' andare in Internet e registrare la sua barca a remi o una superpetroliera per una manciata di dollari" Greenpeace segnala che basta andare sul sito www.flagsofconvenience.com e ottenere la propria bandiera di comodo. Per la Cambogia il sito dichiara:
"Ogni nave e' accettata per la registrazione indipendentemente da stazza, eta', nazionalita' e luogo di registrazione dei proprietari", per l'Honduras si parla di tempi di 24 ore per la registrazione. Unici documenti necessari sono il certificato di cancellazione dal precedente registro ed il registro di navigabilita'.
"Continuando a dipendere dal petrolio in questa maniera- afferma Fabbri non solo possiamo aspettarci altri disastri simili, ma contribuiamo ai
cambiamenti climatici che provocano un'estremizzazione dei fenomeni climatici come tornadi e maremoti che provocheranno sempre piu' incidenti
come questo della Prestige"
"I nostri volontari continuano ad arrivare sul posto, anche da altri paesi europei, ed anche i pescatori locali sono mobilitati per arginare la marea-racconta Fabrizio Fabbri, direttore scientifico di Greenpeace ma temiamo che, come si e' gia' verificato altre volte, tra qualche settimana tutti si dimenticheranno della Prestige che continuera' ad inquinare i fondali oceanici, un luogo pieno di vita, anche se ignoto ai piu'" Greenpeace e' preoccupata per i danni immensi, per esempio nelle Galapagos, per l'affondamento della petroliera Jessika, il parco nazionale stimo' un danno di 14 milioni di dollari e ha intentato una causa su questa base al comandante, alla proprieta' e alla compagnia assicurativa. Oltre il 60% delle iguana colpite dall'inquinamento, ad oggi, sono morte. "Le coste europee sono di nuovo aggredite dal petrolio- spiega Fabbri per una cultura della segretezza e una mancanza di responsabilita'. Grazie alle bandiere di comodo si tengono bassi i costi sia di personale che di manutenzione delle navi. Il diritto marittimo assegna le responsabilita' allo stato bandiera.
Quelli che prendono le responsabilita' troppo sul serio rischiano di perdere le navi a vantaggio di altri paesi" Il caso della Prestige e' emblematico: bandiera delle Bahamas, gestione societa' greca ma compagnia liberiana, imprenditore russo oppure svizzero, non si sa. "Bisogna bloccare le bandiere di comodo- spiega Fabbri oggi anche mia figlia puo' andare in Internet e registrare la sua barca a remi o una superpetroliera per una manciata di dollari" Greenpeace segnala che basta andare sul sito www.flagsofconvenience.com e ottenere la propria bandiera di comodo. Per la Cambogia il sito dichiara:
"Ogni nave e' accettata per la registrazione indipendentemente da stazza, eta', nazionalita' e luogo di registrazione dei proprietari", per l'Honduras si parla di tempi di 24 ore per la registrazione. Unici documenti necessari sono il certificato di cancellazione dal precedente registro ed il registro di navigabilita'.
"Continuando a dipendere dal petrolio in questa maniera- afferma Fabbri non solo possiamo aspettarci altri disastri simili, ma contribuiamo ai
cambiamenti climatici che provocano un'estremizzazione dei fenomeni climatici come tornadi e maremoti che provocheranno sempre piu' incidenti
come questo della Prestige"