Oltre 2 milioni di automobilisti sono fortemente interessati al GPL e attendono la riduzione del prezzo e gli incentivi. Un settore leader nel mondo: 20.000 aziende grandi e piccole, fonte di sostentamento per 100.000 persone.
I gas prodotti dalla combustione del GPL hanno un basso contenuto sia di sostanze inquinanti che di gas serra. Il GPL non genera né emissioni di polveri sottili (tipiche dei diesel) né di benzene (tipiche dei veicoli a benzina).
Il GPL è un carburante ecocompatibile. La sua disponibilità sul mercato petrolifero è in crescita. Per il suo utilizzo, ci si avvale di tecnologie evolute e sicure, nelle quali l’Italia è leader mondiale. Purtroppo il settore economico di riferimento sta attraversando già da molti anni una forte crisi: i dati relativi alle vendite di prodotto mostrano la portata della recessione.
La principale causa è l’accisa che grava sul prodotto, molto superiore ai livelli di tassazione sul GPL autotrazione indicati dalla Direttiva Europea 2003/96/CE.
L’accisa applicata in Italia al GPL autotrazione è pari a 0,1566 Euro/litro, mentre quella indicata dalla Direttiva Europea in materia è pari a 0,0688 Euro/litro. Tenendo conto della grande valenza ecologica di questo carburante, gran parte dei Paesi Europei applicano tassazioni di gran lunga inferiori a quella della Direttiva (se non addirittura pari a zero).
Inoltre, lo Stato non sta erogando incentivi per l’acquisto e la trasformazione di mezzi a gas.
Questa perdurante discontinuità disorienta il mercato.
Il GPL è un prodotto ecologico e se opportunamente reso più competitivo, per molte famiglie può rappresentare una soluzione al caro carburanti. Almeno due milioni di automobilisti e 100.000 persone che traggono sostentamento dal settore, si aspettano dal Governo che la Finanziaria preveda l’allineamento dell’accisa italiana a quella europea e un programma di incentivi strutturali adeguato. Nello Rosi Presidente Consorzio Ecogas