Sono 150 le specie animali che si perdono ogni giorno, la più grave ondata di estinzioni dal tempo dei dinosauri: per la ‘Giornata internazionale della Biodiversità’ che si celebra oggi per iniziativa dell’ONU, lo ha ricordato Ahmed Djoghlaf, segretario esecutivo della Convenzione delle Nazioni Unite per la diversità biologica. Tema della Giornata è quest’anno “La biodiversità e i cambiamenti del clima”. Estinzione delle specie e mutamenti climatici sono infatti “due facce della stessa moneta” e delle attività dell’uomo secondo Djoghlaf che, citando il rapporto degli esperti del Gruppo Intergovernativo sul clima, ha sottolineato un dato preoccupante in qualche modo connesso alla scomparsa dei dinosauri: la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera ha raggiunto livelli senza precedenti negli ultimi 650.000 anni. Riferendosi poi al dossier “Valutazione dell’Ecosistema del Millennio”, realizzato da 1300 ricercatori di 95 paesi, ha rilevato che il progressivo degrado dei 2/3 dell’ecosistema terrestre possono avere conseguenze drammatiche per l’umanità in meno di mezzo secolo, ancor più disastrose per le regioni e i paesi più deboli. Per fare un esempio concreto Djoghlaf ha citato “la riduzione del 30% del livello del lago Victoria” - uno dei Grandi Laghi d’Africa (conosciuto anche come Victoria Nyanza, Ukerewe o Nalubaale) ricco di 3000 isole e su cui affacciano Uganda, Kenya e Tanzania – e la probabilità che entro il 2085 l’Africa perda tra il 25 e il 40% di specie animali uniche. Annunciando che il 2010 sarà l’"Anno Internazionale della diversità biologica", il Segretario Generale del Palazzo di Vetro Ban Ki-moon ha raccomandato a tutti i responsabili del mondo una “lotta più urgente e più decisa a livello internazionale, nazionale e locale contro i mutamenti climatici” e una “risposta planetaria alle sfide delle perdite di biodiversità”. Ed ha aggiunto: “Non raggiungeremo gli Obiettivi di sviluppo del Millennio se non proteggiamo e utilizziamo in modo sostenibile la biodiversità”.