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Gerusalemme: Appello alla Pace dei Leader Cristiani
Di fronte all’inarrestabile escalation della violenza che segna quotidianamente la vita di israeliani e palestinesi in Terra Santa, i patriarchi e gli altri capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme hanno lanciato un nuovo, accorato appello per la pace. “Siamo angustiati – si legge nel documento - dal crescente spargimento di sangue. Siamo rattristati dal vedere sempre più vedove, orfani, padri e madri in lutto da entrambe le parti. Domandiamo se è questo il futuro che si vuole per i figli di questa terra”. I leader religiosi spiegano di avere a cuore la sicurezza di entrambi i popoli ma non lesinano le critiche alla condotta del governo israeliano che, osservano, con il suo comportamento non pone le basi né per condizioni di sicurezza, né per una pace giusta. “Riteniamo che la sicurezza di Israele – si afferma nel testo - dipenda dalla libertà e dalla giustizia per i palestinesi. Vogliamo parlare in modo franco e onesto alla coscienza di Israele e al suo governo, chiedendo che esso ponga fine a ogni genere di distruzione e morte causata da armi pesanti. Quale assicurazione può essere offerta a gente privata della libertà, della autodeterminazione, della sovranità e uguaglianza rispetto ai cittadini israeliani?”. Al tempo stesso, i capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme si rivolgono ai palestinesi, affinché cessino qualunque risposta violenta. Ribadiscono la loro convinzione che la via della pace passi per il negoziato e che in presenza di una forte volontà di raggiungere la pace ogni conflitto e questione pendente possa trovare una dignitosa soluzione. “C’è un tempo per uccidere e un tempo per curare; un tempo per distruggere e uno per costruire; un tempo per tirare le pietre e uno per radunarle; un tempo per la guerra e uno per la pace”. Prendendo spunto da queste parole di re Salomone nell’Ecclesiaste, il documento si chiude con un appello: “Abbiamo provato la guerra, le pietre, le uccisioni e la distruzione durante questo conflitto. E’ venuto il tempo della pace, della giustizia, della riconciliazione e della raccolta delle pietre da utilizzare per costruire”.