Editoriali e Lettere
Ganesha: la divinità indiana con la testa d'elefante
Gentile Direttore, mi ha incuriosito molto la rappresentazione di una divinità indiana che ha la testa da elefante e che appare sempre circondata di cibo. Mi saprebbe dare qualche informazione? Lettera Firmata
Gentile Lettore, la divinità a cui Lei fa riferimento risponde al nome di Ganesha (o Ganesh), il grassoccio Dio bambino con la testa di elefante. La leggenda narra che fosse talmente ghiotto e goloso da arrivare a farsi esplodere la pancia per il troppo cibo ingurguitato. La luna, che osservava la scena, scoppiò a ridere e il capriccioso Ganesh punì la sua insolente ilarità condannandola a scomparire una volta al mese, fino alla fine dei giorni. La figura è descritta prevalentemente dalla letteratura puranica. Secondo la tradizione Indù, Ganesha è frutto della creazione unilaterale dalla Dea Paravati, abbandonata dal suo consorte Shiva, in ritiro sul monte Kailash. Il piccolo fu posto a guardia della camera nuziale della madre, in attesa del ritorno del Dio Shiva, suo padre putativo. Questi però, giunto cospetto del giovane guardiano, non lo riconobbe e gli mozzò la testa. Fu così che Shiva, compresa l'efferatezza del proprio gesto, decise di rimediare attaccando al bimbo la testa del primo essere vivente che fosse passato nelle vicinanze. E toccò appunto ad un elefante. La divinità con la testa d'elefante è molto cara a tutta la popolazione indiana: viene festeggiata nei mesi di Agosto e Settembre, che coincidono con il periodo della sua nascita. Ogni famiglia si dedica alla costruzione di un idolo che lo rappresenti, accompagnando la creazione con canti di inni sanscriti e ricchi banchetti tradizionali. Spero di essere riuscito a fornirle qualche spunto interessante, seppur nella coscienza di non aver sviscerato tutti gli aspetti della questione. Come di consueto, la rimando quindi a trattazioni più specialistiche. Un cordiale saluto, Direttore Spiritual Search
Gentile Lettore, la divinità a cui Lei fa riferimento risponde al nome di Ganesha (o Ganesh), il grassoccio Dio bambino con la testa di elefante. La leggenda narra che fosse talmente ghiotto e goloso da arrivare a farsi esplodere la pancia per il troppo cibo ingurguitato. La luna, che osservava la scena, scoppiò a ridere e il capriccioso Ganesh punì la sua insolente ilarità condannandola a scomparire una volta al mese, fino alla fine dei giorni. La figura è descritta prevalentemente dalla letteratura puranica. Secondo la tradizione Indù, Ganesha è frutto della creazione unilaterale dalla Dea Paravati, abbandonata dal suo consorte Shiva, in ritiro sul monte Kailash. Il piccolo fu posto a guardia della camera nuziale della madre, in attesa del ritorno del Dio Shiva, suo padre putativo. Questi però, giunto cospetto del giovane guardiano, non lo riconobbe e gli mozzò la testa. Fu così che Shiva, compresa l'efferatezza del proprio gesto, decise di rimediare attaccando al bimbo la testa del primo essere vivente che fosse passato nelle vicinanze. E toccò appunto ad un elefante. La divinità con la testa d'elefante è molto cara a tutta la popolazione indiana: viene festeggiata nei mesi di Agosto e Settembre, che coincidono con il periodo della sua nascita. Ogni famiglia si dedica alla costruzione di un idolo che lo rappresenti, accompagnando la creazione con canti di inni sanscriti e ricchi banchetti tradizionali. Spero di essere riuscito a fornirle qualche spunto interessante, seppur nella coscienza di non aver sviscerato tutti gli aspetti della questione. Come di consueto, la rimando quindi a trattazioni più specialistiche. Un cordiale saluto, Direttore Spiritual Search