mar, 27 maggio 2025

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Federparchi: no all' Introduzione della Caccia nei Parchi!

Nei giorni scorsi la Commissione Ambiente e Territorio della Camera dei Deputati ha avviato la discussione su una proposta di legge che propone modifiche alle leggi quadro sui Parchi e sulla protezione della fauna. Si tratta di una proposta che tende, sostanzialmente, alla introduzione della caccia nelle aree protette.
La Federazione Italiana dei parchi e delle riserve naturali esprime in proposito tutta la propria preoccupazione e contrarietà, a maggior ragione in considerazione della prospettiva, che sembra essere stata accettata e posta all'ordine del giorno della stessa Commissione Ambiente, di introduzione della nuova e stravolgente norma nel testo della legge delega al Governo per "il riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale".
Ciò significherebbe conferire al Governo il mandato di aprire la caccia nei Parchi, con un provvedimento che prevaricherebbe - in una materia così importante e delicata, che riguarda la conservazione di ambienti naturali di importanza non solo nazionale ma europea e planetaria - proprio le competenze e le responsabilità degli Enti Parco che sono impegnati in prima linea nella gestione di territori di grande rilevanza. Verrebbe in questo modo anche vanificato l'importante e positivo confronto già avviato tramite le audizioni in Commissione e che potrebbe invece portare a soluzioni equilibrate e soddisfacenti. Non è accettabile che una questione talmente delicata possa essere risolta con un colpo di mano, ignorando istituzioni, enti e associazioni che si occupano da lungo tempo con impegno e lungimiranza di queste tematiche. Non è accettabile che decisioni portatrici di tante e clamorose conseguenze possano essere assunte senza neppure consultare gli attori principali della rea!
ltà dei parchi e delle riserve naturali.
Nel merito la Federparchi si riserva di fare avere al Parlamento, al Governo, al Ministro e a tutti gli organismi competenti le proprie attente, qualificate e professionali valutazioni e decisioni.
Ora intende riferirsi soprattutto al metodo - certamente non appropriato a un corretto rapporto democratico tra le istituzioni - nei confronti del quale la sua valutazione è senz'altro negativa e la protesta è chiara e decisa. Ignorando gli attori più direttamente interessati, a cominciare da quelli rappresentati dalla Federparchi, e cioè i responsabili della gestione di parchi e riserve naturali, si rischia il determinarsi di situazioni difficili e ingovernabili in realtà che stanno ormai assumendo un ruolo di grande rilievo nella gestione sostenibile del territorio.
Dall'insistenza su un tale metodo e su simili obiettivi possono derivare solo gravi conseguenze per il sistema delle Aree Protette, che dopo tanti ritardi e molte travagliate vicende si sta finalmente e faticosamente realizzando, ponendo l'Italia al pari dei Paesi più avanzati.
La Federparchi, mentre invita e sollecita la Commissione a sospendere l'esame del provvedimento, con un telegramma del Presidente Matteo Fusilli chiede un incontro urgente al Ministro dell'Ambiente e Tutela del Territorio On.le Altero Matteoli, affinché voglia ascoltare anche la voce dei parchi ed evitare gravi conflitti e ulteriori difficoltà ad un mondo che riveste ormai una sempre maggiore importanza culturale ed economica per l'intero Paese.

Scheda dettagli:

Data: 28 marzo 2002
Fonte/Casa Editrice: G.E.V.A.M. O.N.L.U.S.
Categoria:
Sottocategoria:
Parchi e aree protette

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