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Farmaci Che Ammalano
Ray Moynihan, statunitense, è uno dei più autorevoli scrittori al mondo nell'ambito della ricerca sulla salute. I suoi lavori sono comparsi su The Age, Sydney Morning Herald, The Australian Financial Review, The British Medical Journal, Lancet e New England Journal of Medicine. Alan Cassels è un ricercatore canadese che opera nell'ambito dello studio delle politiche adottate rispetto ai farmaci.
Sono i due autori di “Farmaci che Ammalano” è un'analisi provocatoria e approfondita su come le multinazionali farmaceutiche creano e poi sfruttano, per lucro, le malattie. Tre decenni fa, Henry Gadsen, direttore generale di una delle principali case farmaceutiche al mondo – la Merck – rilasciò una sconcertante dichiarazione alla rivista Fortune: il suo sogno era creare farmaci per le persone sane, da poter vendere proprio a tutti. Questo sogno è diventato il motore trainante di una delle industrie più redditizie del mondo.
Usando la propria influenza sulla scienza medica nel suo complesso, i grandi gruppi farmaceutici spargono il terrore e promuovono la ridefinizione delle malattie umane per poter espandere il proprio mercato e far rientrare sempre più individui tra i malati bisognosi di farmaci. La depressione e l'osteoporosi, la menopausa e la pressione alta, i disturbi legati al ciclo e le disfunzioni sessuali – e tanti altri malesseri così diffusi nel nostro tempo – sono stati oggetto di una vera e propria riclassificazione.
Il risultato è un'enorme e incontrollata espansione del mercato dei medicinali che, per generare miliardi di nuovi profitti, sta creando migliaia di nuovi pazienti.
Sono i due autori di “Farmaci che Ammalano” è un'analisi provocatoria e approfondita su come le multinazionali farmaceutiche creano e poi sfruttano, per lucro, le malattie. Tre decenni fa, Henry Gadsen, direttore generale di una delle principali case farmaceutiche al mondo – la Merck – rilasciò una sconcertante dichiarazione alla rivista Fortune: il suo sogno era creare farmaci per le persone sane, da poter vendere proprio a tutti. Questo sogno è diventato il motore trainante di una delle industrie più redditizie del mondo.
Usando la propria influenza sulla scienza medica nel suo complesso, i grandi gruppi farmaceutici spargono il terrore e promuovono la ridefinizione delle malattie umane per poter espandere il proprio mercato e far rientrare sempre più individui tra i malati bisognosi di farmaci. La depressione e l'osteoporosi, la menopausa e la pressione alta, i disturbi legati al ciclo e le disfunzioni sessuali – e tanti altri malesseri così diffusi nel nostro tempo – sono stati oggetto di una vera e propria riclassificazione.
Il risultato è un'enorme e incontrollata espansione del mercato dei medicinali che, per generare miliardi di nuovi profitti, sta creando migliaia di nuovi pazienti.