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Etiopia: un Mese di Celebrazioni "Reggae" per Ricordare Bob Marley
È iniziato in Etiopia un mese di celebrazioni in memoria del defunto cantante reggae giamaicano Bob Marley, che, essendo un ‘rastafari’, considerava l’ultimo imperatore etiopico Hailè Selassiè suo capo spirituale. Aperte ieri con un concerto della madre del musicista, l’ottantenne Cedella Marley Booker, le manifestazioni continueranno il 6 febbraio nella capitale Addis Abeba con uno show a cui parteciperanno grandi cantanti come Quincy Jones, Baaba Maal, Youssou N’Dour e Angelique Kidjo, oltre a tre dei figli di Marley, morto a 36 anni di cancro. Le celebrazioni si sposteranno poi a Shashemene, 250 chilometri a sud della capitale, dove si è stabilita una comunità rastafari su terreni donati dall’imperatore Selassiè. Il ministro dell’Informazione Netsanet Asfaw si è detto soddisfatto di ospitare l’evento, perché l’autore di ‘Exodus’, ‘Get up stand up’ e ‘No woman no cry’ "ha messo l’Etiopia su un piedistallo". Di recente la moglie del cantante, che sosteneva l’importanza del ritorno alla ‘madre Africa’, ha proposto la sepoltura del defunto marito in territorio etiope. Durante la sua vita Marley aveva ricevuto un premio per la pace delle Nazioni Unite per il tentativo di calmare le fazioni in lotta nella politica giamaicana e aveva suonato durante le celebrazioni per l’indipendenza dello Zimbabwe nel 1980.