mer, 07 maggio 2025

Notizie

Errori Medici: Causano 90 Decessi al Giorno, di Cui Metà Sarebbero Evitabili

Secondo i dati del 2001 di "Rischio-Sanità" su 8 milioni di persone ricoverate ogni anno in Italia, 320mila (il 4% circa) subiscono danni o conseguenze (malattie) dovuti ad errori nelle cure o disservizi che potrebbero essere evitati. A causa di questi fenomeni una stima realistica si pone tra 30 e 35.000 i decessi ogni anno, di cui il 50% evitabile, corrispondenti al 5,5% di tutti i morti registrati in Italia in un anno ( nel 2003 poco più di 586.000 (bilancio Istat), dato confrontabile con quelli dei maggior killer: tumore del polmone e infarto miocardico acuto (31000 morti l'anno rispettivamente) mentre gli incidenti stradali provocano "solo" 8000 decessi l'anno.
Le specialità della medicina dove vengono segnalati più frequentemente errori sono: Ortopedia e traumatologia (16,5%) - Oncologia (13%) - Ostetricia e Ginecologia (10,8%) - Chirurgia Generale (10,6%) mentre i reparti dove si compiono più errori sono: sala operatoria (32%) - reparto di degenza (28%) - dipartimento d'urgenza (22%) - ambulatorio 818%) - altro (0-2%).
Tuttavia, le fonti che elaborano i dati sono spesso discordi su questi numeri e per ottenere cifre certe ed uniformi , ma soprattutto per individuare interventi di riduzione del rischio, esperti, medici, rappresentanti di istituzioni e pazienti si sono riuniti il 23 settembre scorso (sede della Guardia di Finanza di Ostia) per la 1a Consensus Conference sul Risk Management in Sanità con l'obiettivo di costituire l'Osservatorio sui rischi sanitari ed il database nazionale degli errori medici oggi mancanti nel nostro Paese.
"Gli interventi di contenimento dei rischi in sanità - ha affermato questa mattina il sen. Cesare Cursi, Sottosegretario alla Salute nel corso della conferenza stampa di presentazione della Consensus tenutasi a Roma - devono interessare tutte le aree in cui l'errore si può manifestare durante il percorso clinico di diagnosi, cura ed assistenza al paziente. A questo scopo nel 2003, presso la Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, abbiamo costituito una Commissione Tecnica sul rischio clinico che nel marzo 2004 ha elaborato un primo rapporto. Questa Consensus rappresenta un ulteriore momento di approfondimento di un tema di grande attualità."
In medicina, come in ogni alrto settore, vi sono errori inevitabili dovuti al caso ed altri prevenibili con una migliore organizzazione dei processi di cura. "Appare evidente - ha spiegato Corrado Nagni, chairman della Consensus -la necessità di stabilire i confini tra l'ìimpossibilità di azzerare il rischio e la possibilità di ridurre al minimo l'incidenza dell'errore professionale. La forza del neo-osservatorio, il cui board riunirà i rappresentanti degli operatori sanitari e delle Istituzioni, risiede nell'ampiezza dei punti di vista che verranno presi in considerazione"
I dati nazionali disponibili sugli errori in sanità provengono da varie fonti (Anestesisti Ospedalieri, Assinform, Tribunale dei Diritti del Malato e altre) oppure sono proiezioni dalla letteratura internazionale (a partire dal rapporto USA del 2000 "To er is human") o, ancora, si riferiscono a studi e sperimentazioni condotti in grandi e piccoli centri di cura italiani.
Queste ultime ricerche si concentrano però essenzialmente sul problema della tracciabilità e dell'erogazione dei farmaci e dispositivi per evitare il tipico scambio di confezioni o la non applicazione dei protocolli, fattori che, in oncologia, seconda area medica dove si registrano più eventi avversi dopo ortopedia- rappresentano il 40% degli errori secondo una recente indagine dell'Asl Roma C.
"Quelli relativi al farmaco e alla corretta esecuzione dei protocolli terapeutici sono fra gli errori più frequenti in oncologia- ha spiegato il prof. Francesco Cognetti, direttore scientifico dell'Isituto Regina Elena di Roma - Gli eventi avversi possono derivare sia da errori terapeutici che da imperfezioni organizzative e per limitarli serve una più accurata organizzazine della catena di dispensazione e somministrazione del farmaco.
Una cospicua parte degli "errori" imputati agli oncologi sono riconducibili alla diagnosi sbagliata o alla non effettuazione di interventi di diagnosi sufficientemente precoce, fattore attualmente determinante per sconfiggere i tumori. A esempio, nel cancro della cervice per il quale muoiono ogni anno nel nostro Paese 1500 donne: decessi quasi tutti evitabili, non solo nel 50% dei casi come per altre patologie, perché il cervico carcinoma invasivo può essere prevenuto con il pap test.
E' necessario diffondere e comunicare l'utilità dell'esame a quante donne in età a rischio possibile, investendo in campagne e programmi mirati.
Dagli ultimi studi internazionali - ha continuato Cognetti - risulta però che in oncologia le controversie per errori medici sono in diminuzione. Ciò, però, non deve sollevare in alcun modo il clinico dai propri doveri e responsabilità: una maggior chiarezza nel comunicare i limiti della medicina e gli eventuali errori non può che giovare al rapporto col paziente. Per evitare gli eventi avversi è necessario, come in ogni settore, imparare da essi. In questo senso, l'aderenza alle linee-guida evidence-based, diventate largamente disponibili in oncologia, è la salvaguardia migliore contro ogni errore"
Dagli interventi che si sono susseguiti nel corso dell'incontro è risultato unanime come primo dovere delle Istituzioni per contrastare ma soprattutto per prevenire, per quanto possibile l'errore medico, clinico o sanitario, sia esso di tipo umano che organizzativo, sia quello di mettere necessariamente il personale della sanità italiana in grado di lavorare nelle migliori condizioni: razionalizzando il carico di lavoro per ciascuno, pianificando al meglio l'organizzazione della struttura e dotandola di elevati standard qualitativi.
Per affrontare lal meglio il problema del rischio clinico e dei giusti limiti della responsabilità del medico nella cura del paziente, è necessario inoltre stabilire anche quando si può effettivamente parlare di errore e mettere a punto le modalità per individuarlo.
Al termine della Consensus, organizzata da ALTIS, agenzia specializzata nel risk management, verrà steso un documento programmatico per la tutela del cittadino.

Scheda dettagli:

Data: 9 novembre 2004
Fonte/Casa Editrice: Consumi Etici
Categoria:
Sottocategoria:
Ecologia

© 1998-2025 Spiritual - Tutti i diritti sono riservati. Spiritual® e Spiritual Search® sono marchi registrati. La riproduzione anche parziale dei contenuti di Spiritual è vietata. Spiritual non è in alcun modo responsabile dei contenuti inseriti dagli utenti, né del contenuto dei siti ad essi collegati.
Società editrice: Gruppo 4 s.r.l. Codice Fiscale, Partita IVA, Reg. Imp. PD 02709800284 - IT - E.U.
E-mail: informa@spiritual.it

Engineered by Gruppo 4 s.r.l.