E' stato legato con una corda d'acciaio a una grossa pietra, poi è stato gettato nel fiume Fibreno, che attraversa Sora, in provincia di Frosinone. L'animale - un meticcio - è morto annegato. Sul luogo è intervenuta la Polizia Municipale, che ha tentato di salvare il cane senza purtroppo riuscirci. I vigili hanno immediatamente presentato una denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica di cassino, competente per territorio. Sul caso si è svolto successivamente un incontro presso il comando dei Vigili urbani di Sora tra i vertici della Polizia Municipale e la presidente della Sezione Enpa di Frosinone, Nives Campanelli. "Quanto accaduto a Sora è davvero terribile", ha spiegato al quotidiano "Il Messaggero" la presidente della Sezione Enpa. "E' un'azione che denota inciviltà. Nella città fluviale si tratta del secondo caso di sevizie verso un cane in pochi mesi e ritengo - ha aggiunto Nives Campanelli - che sia arrivato il momento di adoperarsi concretamente per prevenire simili barbarie". "In Ciociaria - ha affermato la presidente della Sezione Enpa di Frosinone - negli ultimi tempi si sono registrati diversi casi di maltrattamento verso i cani. In primavera, tra Frosinone e Fermentino, è stata rinvenuta una cagnetta avvolta completamente, dalla testa alla cosa, da un filo spinato. I veterinari che l'hanno visitata hanno anche trovato sulla pelle dell'animale delle bruciature causate dallo spegnimento di sigarette. Ancora oggi la cagnetta è terrorizzata, è come se odiasse gli esseri umani. In più in questi giorni ho ricevuto delle segnalazioni relative al fatto che in una contrada del Comune di Fumone sono stati trovati cani impiccati. Che oggi accada tutto ciò - ha concluso Campanelli - è incredibile".