Appelli
Enpa, Attenzione ai Nidi: Potature e Ristrutturazioni di Primavera Uccidono Molti Piccoli Volatili
Con l'inizio della stagione primaverile, che coincide con quella riproduttiva per molti animali selvatici, l'Enpa lancia un appello affinché non siano eseguite tardive potature e tagli di alberi, in quanto si corre il rischio di distruggere i nidi e di conseguenza provocare l'uccisione di molti piccoli uccelli.
Gli uccelli stanno già nidificando negli alberi e nelle siepi delle nostre città, pertanto è un preciso dovere dei privati, come delle Amministrazioni comunali, di non effettuare in questo periodo potature e tagli. L'Enpa ricorda che anche i nidi sono tutelati dalla legge 157/92, che vieta espressamente la loro distruzione o rimozione quando sono occupati da uova e piccoli. Anche i lavori per la ristrutturazione delle abitazioni private spesso mettono a rischio la sopravvivenza dei piccoli uccelli. Si sono verificati, in passato, atti di crudeltà per ultimare dei lavori di ristrutturazione: dalla rimozione illegale dei nidi, fino agli episodi limite che hanno visto murare vivi piccoli volatili come i rondoni, che prediligono, per nidificare, le cavità presenti nei muri storici e nei palazzi. Se durante i lavori ci si imbatte in un nido, questi vanno assolutamente sospesi, per rispettare la stagione di riproduzione e non commettere un illecito; potranno essere ripresi solo in autunno, senza mietere vittime. L'Enpa si impegna a segnalare alle autorità competenti ogni abuso commesso, al fine di salvaguardare gli animali e invitare al rispetto della legge 157/92. Inoltre l'ufficio Fauna Selvatica è disponibile a fornire un supporto adeguato a chiunque ritrovi nidiacei in difficoltà, indicando quando è il caso di intervenire. Molti uccelli - come merli, passeri, cornacchie - escono infatti dal nido prematuramente e seguono i loro genitori a terra, iniziando lo svezzamento. Questi non vanno assolutamente prelevati, mentre rondini e rondoni trovati a terra vanno sempre aiutati. Con l'occasione, l'Enpa ricorda che la fauna selvatica non può essere detenuta da un privato e necessita di cure specifiche; pertanto l'animale rinvenuto deve essere il più velocemente possibile consegnato a una struttura che provvederà a curarlo, alimentarlo e successivamente rimetterlo in libertà.
Gli uccelli stanno già nidificando negli alberi e nelle siepi delle nostre città, pertanto è un preciso dovere dei privati, come delle Amministrazioni comunali, di non effettuare in questo periodo potature e tagli. L'Enpa ricorda che anche i nidi sono tutelati dalla legge 157/92, che vieta espressamente la loro distruzione o rimozione quando sono occupati da uova e piccoli. Anche i lavori per la ristrutturazione delle abitazioni private spesso mettono a rischio la sopravvivenza dei piccoli uccelli. Si sono verificati, in passato, atti di crudeltà per ultimare dei lavori di ristrutturazione: dalla rimozione illegale dei nidi, fino agli episodi limite che hanno visto murare vivi piccoli volatili come i rondoni, che prediligono, per nidificare, le cavità presenti nei muri storici e nei palazzi. Se durante i lavori ci si imbatte in un nido, questi vanno assolutamente sospesi, per rispettare la stagione di riproduzione e non commettere un illecito; potranno essere ripresi solo in autunno, senza mietere vittime. L'Enpa si impegna a segnalare alle autorità competenti ogni abuso commesso, al fine di salvaguardare gli animali e invitare al rispetto della legge 157/92. Inoltre l'ufficio Fauna Selvatica è disponibile a fornire un supporto adeguato a chiunque ritrovi nidiacei in difficoltà, indicando quando è il caso di intervenire. Molti uccelli - come merli, passeri, cornacchie - escono infatti dal nido prematuramente e seguono i loro genitori a terra, iniziando lo svezzamento. Questi non vanno assolutamente prelevati, mentre rondini e rondoni trovati a terra vanno sempre aiutati. Con l'occasione, l'Enpa ricorda che la fauna selvatica non può essere detenuta da un privato e necessita di cure specifiche; pertanto l'animale rinvenuto deve essere il più velocemente possibile consegnato a una struttura che provvederà a curarlo, alimentarlo e successivamente rimetterlo in libertà.