L’ondata di maltempo che si e’ abbattuta sul Nordovest e’ fastidiosa per gli italiani, ma tragica per molti animali selvatici che stentano a trovare il cibo e a riscaldarsi.
Gli uccelli in particolare devono nutrirsi continuamente per poter compensare la perdita di calore indotta dalle basse temperature, e devono farlo durante le poche ore di luce, per resistere alla lunga e rigida notte invernale; e la neve che copre il terreno rende la ricerca di alimenti particolarmente difficile.
Percio’ la Lega per l’Abolizione della Caccia raccomanda di spalare via il bianco manto anche dalle zone erbose dei giardini, cosi’ da scoprire il terreno sottostante e renderlo disponibile con i suoi insetti e vermetti a merli e pettirossi, di spargere granaglie e mele nei punti piu’ frequentati da colombi, passeri e storni, di recarsi nei parchi con laghetti a portare verdure e mais ai palmipedi. Chi abita vicino a parchi naturali e riserve naturali puo’ aiutare lepri e caprioli con balle di fieno.
Da ultimo ricordiamo che i bracconieri spesso approfittano di questi momenti difficili per catturare gli uccelli con le loro insidie illegali, percio’ chiunque osservi attivita’ o marchingegni sospetti puo’ rivolgersi alla LAC chiedendo un sopralluogo. Per esempio, un gruppo di rametti appiccicosi con frutta e bacche nelle vicinanze, ben evidenti in un campo innevato, potrebbero essere un appostamento per la cattura degli uccelli con il vischio.
La caccia chiude il 30 gennaio; qualsiasi sparo che si senta dopo quella data va indagato. info LAC 02 47711806 - 3339206116