Quattro ecologisti, tra cui un italiano, sono stati arrestati ieri in Ecuador nel corso di una manifestazione di protesta realizzata nel bosco di Mindo, (60 chilometri a nordovest di Quito), contro la costruzione del contestato oleodotto Ocp (Oleoducto de crudos pesados). Tra i fermati c’è Giuseppe De Marzo, esponente della Federazione dei Verdi, uno dei promotori della Campagna italiana contro l’Ocp, che vede tra i membri del consorzio l’Ente nazionale idrocarburi (Eni) e tra le banche finanziatrici la Banca nazionale del lavoro (Bnl), e che una volta completato sfregerà il territorio ecuadoriano per una lunghezza di 500 chilometri, comprese ben 11 aree protette. In merito è intervenuto anche il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, che ha chiesto l’intervento del ministero degli esteri “a garanzia dell'incolumità di De Marzo e degli altri ecologisti arrestati e per far sì che vengano rilasciati al più presto''.