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Ecologia: la Situazione degli Idrocarburi in Mare è Sempre più Grave e Pericolosa
La notte di lunedi’ poco dopo le ore 21,30 il consigliere regionale dei Verdi Marco Moruzzi ha telefonato alla Capitaneria di Porto di Ancona per chiedere cosa fosse accaduto al pontile della raffineria Api di Falconara (AN), da dove per almeno una mezz’ora si erano alzate nubi di vapore a ridosso della nave cisterna attraccata al punto di carico e scarico petroli. La Capitaneria di Porto, nonostante fosse trascorso parecchio tempo dall’evento, non era a conoscenza di alcun che. Contemporaneamente i cittadini di Falconara, che per primi avevano individuato gli strani movimenti di navi e mezzi al pontile, avevano interpellato Capitaneria di Porto di Ancona, la Protezione Civile, l’Ufficio Ambiente del Comune di Falconara e l’Ufficio Distaccato di Falconara della Capitaneria di Porto. Nessuno aveva ricevuto alcuna segnalazione, solo in un secondo momento l’Ufficio Distaccato di Falconara della Capitaneria di Porto ha comunicato telefonicamente la notizia che non c’era alcun problema e che sulla nave si stava eseguendo una “prova vapore”, una normale esercitazione. In realtà nella giornata di ieri dopo l’avvistamento di una macchia di idrocarburi a ridosso della costa di Falconara si è capito che c’era ben altro. Il vapore acqueo ad alta pressione viene normalmente utilizzato per far scomparire le tracce di petrolio da dove questo si appiccica. La legge prevede l’obbligo di segnalazione immediata degli sversamenti di petrolio in mare, ma questa evenienza in un primo momento è stata tassativamente negata. Ieri mattina si è intervenuto con i solventi a ridosso della costa, un metodo non accettabile perchè fraziona in micro particelle le macchie di idrocarburi, rende più difficile valutare le quantità disperse e dal punto di vista ecologico è negativo affondare ed emulsionare con l’acqua il gasolio anzichè asportarlo. Inoltre i solventi apportano al mare altre sostanze chimiche estranee all’ambiente marino che si aggiungono all’inquinamento provocato dal petrolio. Il consigliere Regionale dei Verdi Marco Moruzzi ha dichiarato: “ Quello che è accaduto è gravissimo, presenteremo una denuncia alla Magistratura perché si indaghi sulla vicenda. Emergono indizi che l’azienda abbia voluto eliminare unilateralmente una situazione di grave irregolarità, tutto ciò mina la credibilità di una raffineria che ha appena richiesto il rinnovo della concessione ventennale di occupazione del demanio costiero, vantando correttezza e trasparenza”.