Fonte: Le Scienze On Line - Le epidemie del virus Ebola, che compare ogni tanto nelle foreste tropicali, uccide qualche decina di persone, e scompare di nuovo, sembrerebbero a prima vista essere assolutamente imprevedibili. Un gruppo di ricercatori della NASA ha però scoperto che la comparsa del virus sembra essere legata a particolari eventi climatici. Come Ebola si comporta anche il virus Rift Valley, che uccide normalmente solo gli animali domestici. L'aspetto più importante di questa ricerca è rappresentato dal fatto che le condizioni ideali per l'insorgere delle epidemie possono essere osservate dai satelliti con mesi di anticipo. Entrambi gli studi dei due virus verranno pubblicati prossimamente sulla rivista “Photogrammatic Engineering on Remote Sensing and Human Health.” "I dati dei satelliti – ha spiegato Assaf Anyamba, del Goddard Earth Sciences Technology Center della NASA - possono essere uno strumenti importante per tenere sotto controllo le malattie. Una volta che avremo imparato di più, potremo probabilmente prevedere le epidemie legate al clima prima che avvengano." Mentre nel caso del virus Rift Vally le prove sono state più che sufficienti a stabilire un legame, l'esiguo numero di epidemie di Ebola verificatesi negli ultimi venti anni non permette di essere altrettanto sicuri. In particolare, le epidemie del virus Rift Valley sono legate a precipitazioni molto abbondanti nelle regioni semi-aride dell'Africa. Le conseguenti inondazioni creano le condizioni giuste per la riproduzione della zanzara che trasmette il virus. Nel caso di Ebola, invece, non si sa ancora come esso si trasmetta. Si è però notato che le epidemie sembrano avvenire un paio di mesi dopo il passaggio da un prolungato periodo di siccità in condizioni di alta umidità.