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Dossier ue: Traffico di Esseri Umani
Ogni anno un milione di persone è vittima del traffico di esseri umani: l'80% delle vittime sono donne e bambini, il 70% dei casi ha come scopo lo sfruttamento sessuale. Sono le cifre del rapporto sulla «Tratta degli esseri umani» elaborato da un gruppo di venti esperti nominato dalla Commissione europea e presentato ieri a Roma, presso la Camera dei deputati, alla presenza del commissario europeo Franco Frattini.
In concreto, secondo il gruppo di lavoro che ha elaborato il rapporto, si tratta «di contribuire alla traduzione pratica della Dichiarazione di Bruxelles, il documento nato dalla Conferenza europea del 18-20 settembre 2002, che si è posto lo scopo di sviluppare ulteriormente la cooperazione, le azioni, gli standard, le buone pratiche e i programmi contro la tratta».
Il rapporto affronta i temi della mercificazione degli esseri umani, che prolifera nella clandestinità e quindi spesso in relazione con le politiche migratorie restrittive, la prostituzione e la deregolamentazione del mercato del lavoro.
Durante la presentazione della versione italiana del rapporto - promossa dall'associazione On the road e dal comune di Roma in collaborazione con la provincia di Torino e la regione Marche - ci si è rivolti non solo alle istituzioni centrali, ma anche «agli operatori sociali, sanitari, di polizia, di giustizia, agli enti locali, alle istituzioni governative e alle agenzie intergovernative e internazionali che devono essere attivamente coinvolte per la realizzazione di una efficace strategia necessariamente multidisciplinare».
In concreto, secondo il gruppo di lavoro che ha elaborato il rapporto, si tratta «di contribuire alla traduzione pratica della Dichiarazione di Bruxelles, il documento nato dalla Conferenza europea del 18-20 settembre 2002, che si è posto lo scopo di sviluppare ulteriormente la cooperazione, le azioni, gli standard, le buone pratiche e i programmi contro la tratta».
Il rapporto affronta i temi della mercificazione degli esseri umani, che prolifera nella clandestinità e quindi spesso in relazione con le politiche migratorie restrittive, la prostituzione e la deregolamentazione del mercato del lavoro.
Durante la presentazione della versione italiana del rapporto - promossa dall'associazione On the road e dal comune di Roma in collaborazione con la provincia di Torino e la regione Marche - ci si è rivolti non solo alle istituzioni centrali, ma anche «agli operatori sociali, sanitari, di polizia, di giustizia, agli enti locali, alle istituzioni governative e alle agenzie intergovernative e internazionali che devono essere attivamente coinvolte per la realizzazione di una efficace strategia necessariamente multidisciplinare».