lun, 16 giugno 2025

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Discariche: Finalmente l'Italia si Allinea all'Europa

Il Governo Italiano ha approvato definitivamente il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea 99/31 in materia di costruzione e gestione della discarica: dopo 18 anni di incertezza normativa, l'Italia possiede regole certe per le discariche controllate di rifiuti.
Uno dei punti fondamentali del provvedimento è l'obbligo per tutti gli operatori, pubblici e privati, di una garanzia finanziaria che copra i costi di controllo e mantenimento della discarica per almeno trent'anni dopo la chiusura, per evitare il rischio di discariche abbandonate, la cui bonifica rappresenta un costo che la collettività non può permettersi di sostenere.
Da Minambiente.it
Dopo 18 anni di incertezza normativa, l'Italia ha finalmente regole certe per le discariche controllate di rifiuti. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato definitivamente il decreto legislativo che recepisce la Direttiva 99/31/CE in materia di costruzione e gestione di discarica.
"Questo decreto legislativo, che è collegato a un decreto ministeriale di contemporanea emanazione che indica i limiti di accettabilità per i rifiuti conferiti - ha dichiarato il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli - non è solo il recepimento di una Direttiva, ma rappresenta un testo organico per la realizzazione di impianti rispettosi dell'ambiente e della salute dell'uomo. Vengono finalmente stabilite regole per la localizzazione e per la realizzazione delle discariche che, attraverso soluzioni tecniche attuali, non saranno più un buco pieno di rifiuti, ma autentici impianti, moderni e controllati".
Tra i punti più qualificanti del provvedimento c'è l'imposizione a tutti gli operatori, pubblici e privati, di una garanzia finanziaria che copra i costi di controllo e mantenimento della discarica per almeno trent'anni dopo la chiusura, per evitare il rischio di discariche abbandonate, la cui bonifica rappresenta poi un costo insostenibile per la collettività.
Le discariche previste dal decreto legislativo sono di tre tipi: per rifiuti inerti, per rifiuti non pericolosi e per rifiuti pericolosi; i limiti di accettabilità per ogni singola categoria recepiscono quelli stabiliti dall'Unione Europea il 29 novembre scorso, con un tempismo non usuale per il nostro Paese, ma che vuole rappresentare una nuova regola di lavoro per una migliore tutela dell'ambiente.
Il provvedimento prevede sistemi di impermeabilizzazione multistrato, sia del fondo che della copertura della discarica; impone il recupero, e di norma l'impiego energetico, del biogas; detta regole per la gestione, per tutto il periodo necessario (anche oltre il minimo di 30 anni), del percolato; detta infine regole per lo smaltimento di particolari tipi di rifiuti, quali l'amianto, impedendo contemporaneamente lo smaltimento di quei materiali che rappresentano un pericolo, o che potrebbero più convenientemente essere riciclati o recuperati per la produzione di energia.
La discarica rappresenta un elemento ineliminabile della gestione dei rifiuti, se non altro come recettore finale delle ceneri derivanti dal trattamento termico. La discarica moderna, regolata dalla nuova normativa, avrà costi immediati superiori a quelli attuali, perché la realizzazione e la gestione dovranno adottare elevati standard di sicurezza; ma ridurrà al minimo l'impatto per l'ambiente, rispetterà i diritti dei cittadini che vivono nelle vicinanze, non consentirà la contaminazione della falda idrica; eviterà soprattutto di far pesare sulle generazioni future i finti risparmi derivanti da realizzazioni inappropriate.
"Questo nuovo regime di costruzione e gestione delle discariche - ha concluso Matteoli - finisce così per assicurare una effettiva internalizzazione dei costi ambientali di tale forma di smaltimento dei rifiuti".

Scheda dettagli:

Data: 19 dicembre 2002
Fonte/Casa Editrice: Volambiente
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