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Dalla Cina una lavatrice ecologica, che lava senza detersivi e consuma poca energia
Il tema del risparmio energetico comincia a diffondersi in tutto il mondo ma è singolare che sia un'azienda cinese -la Haier, sesto produttore mondiale di elettrodomestici - a proporre una lavatrice "ecologica", a basso impatto ambientale poiché non usa detersivi e consuma poco. Singolare perché la Cina è un'autentica "fabbrica" di inquinamento con record mondiali in coppia con gli Stati Uniti.
La Haier che esporta in tutto il mondo ed è presente con la sua sede europea a Varese, ha presentato in Francia una lavabiancheria, WashH2O http://www.wash2o.fr/ che ha un programma basato sull'elettrolisi, che esclude l'uso dei detersivi poiché sfrutta la composizione dell'acqua in modo da utilizzarne ai fini del bucato i due elementi primari: gli ioni negativi di ossigeno e gli ioni positivi di idrogeno. I primi attirano per la loro natura lo sporco mentre i secondo sterilizzano la biancheria. Naturalmente se si vuole lavare in modo tradizionale è possibile selezionare anche gli altri programmi perché il nuovo sistema può venire impiegato solo per alcuni tipi di tessuto. Sarà forse anche per questo che negli anni 70 un produttore italiano di lavabiancheria e lavastoviglie, la piemontese Riber, che aveva applicato per la prima volta al mondo l'elettrolisi al bucato, dovette abbandonarlo dopo avere investito ingenti risorse finanziarie che la portarono addirittura alla
chiusura. La lavabiancheria dovrebbe essere commercializzata in Italia nel 2008, anche se manca ancora la conferma ufficiale sulla data, e viene dopo una serie di annunci tutti provenienti dall'Asia, sul lancio di apparecchi senza detersivi e addirittura senza acqua. La coreana Daewoo presentò un modello che puliva -non lavava- i tessuti con bolle di ossigeno e ultrasuoni, la LG Electronics, anche questa coreana, ha di recente messo in commercio un modello molto efficiente che prevede un programma a base di getti di vapore. Tutti gli apparecchi, compreso questo di Haier, costano circa il 20-30% in più rispetto ai modelli medi: tra le 600 e gli 800 euro.
Più risparmio? Usa il gas
La tedesca Miele ha in catalogo da anni una asciugatrice che funziona a gas; un'applicazione che è estensibile senza problemi anche alle lavatrici. E sono in vendita da anni, ma senza grande fortuna, lavatrici e lavastoviglie che possono funzionare con risparmi notevoli, semplicemente escludendo le resistenze per il riscaldamento dell'acqua usata per lavare e sciacquare. Da sola questa fase costituisce il 70% dei consumi di lavapiatti e lavabiancheria. Basta collegare il tubo dell'acqua all'impianto centralizzato di riscaldamento del condominio oppure a quello della caldaia autonoma. E senza bisogno di usare bolle d'aria, elettrolisi e vapore, i consumi scenderebbero del 50%. Che insieme all'alta efficienza degli ultimi modelli di classe A e A+ , farebbero scendere a livelli molto bassi i consumi: di acqua, detersivi ed elettricità.
La Haier che esporta in tutto il mondo ed è presente con la sua sede europea a Varese, ha presentato in Francia una lavabiancheria, WashH2O http://www.wash2o.fr/ che ha un programma basato sull'elettrolisi, che esclude l'uso dei detersivi poiché sfrutta la composizione dell'acqua in modo da utilizzarne ai fini del bucato i due elementi primari: gli ioni negativi di ossigeno e gli ioni positivi di idrogeno. I primi attirano per la loro natura lo sporco mentre i secondo sterilizzano la biancheria. Naturalmente se si vuole lavare in modo tradizionale è possibile selezionare anche gli altri programmi perché il nuovo sistema può venire impiegato solo per alcuni tipi di tessuto. Sarà forse anche per questo che negli anni 70 un produttore italiano di lavabiancheria e lavastoviglie, la piemontese Riber, che aveva applicato per la prima volta al mondo l'elettrolisi al bucato, dovette abbandonarlo dopo avere investito ingenti risorse finanziarie che la portarono addirittura alla
chiusura. La lavabiancheria dovrebbe essere commercializzata in Italia nel 2008, anche se manca ancora la conferma ufficiale sulla data, e viene dopo una serie di annunci tutti provenienti dall'Asia, sul lancio di apparecchi senza detersivi e addirittura senza acqua. La coreana Daewoo presentò un modello che puliva -non lavava- i tessuti con bolle di ossigeno e ultrasuoni, la LG Electronics, anche questa coreana, ha di recente messo in commercio un modello molto efficiente che prevede un programma a base di getti di vapore. Tutti gli apparecchi, compreso questo di Haier, costano circa il 20-30% in più rispetto ai modelli medi: tra le 600 e gli 800 euro.
Più risparmio? Usa il gas
La tedesca Miele ha in catalogo da anni una asciugatrice che funziona a gas; un'applicazione che è estensibile senza problemi anche alle lavatrici. E sono in vendita da anni, ma senza grande fortuna, lavatrici e lavastoviglie che possono funzionare con risparmi notevoli, semplicemente escludendo le resistenze per il riscaldamento dell'acqua usata per lavare e sciacquare. Da sola questa fase costituisce il 70% dei consumi di lavapiatti e lavabiancheria. Basta collegare il tubo dell'acqua all'impianto centralizzato di riscaldamento del condominio oppure a quello della caldaia autonoma. E senza bisogno di usare bolle d'aria, elettrolisi e vapore, i consumi scenderebbero del 50%. Che insieme all'alta efficienza degli ultimi modelli di classe A e A+ , farebbero scendere a livelli molto bassi i consumi: di acqua, detersivi ed elettricità.