L’esperienza di una conversazione profonda e piena di significato spesso avviene con persone sconosciute. Con qualcuno incontrato in treno, o con la conoscenza di un amico appena incontrata. Al contrario, le conversazioni con gli amici intimi o con i familiari spesso possono essere difficili per le molte implicazioni dal passato e per il futuro.
Un articolo pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology rileva che possiamo davvero ricavare molto beneficio da queste conversazioni con persone che non conosciamo. Ma che, nonostante ciò, siamo riluttanti ad accettarle, poiché ne immaginiamo un ipotetico disagio e ne minimizziamo i vantaggi, anche se poi ne beneficiamo molto.
Nel corso di sette studi diversi sono stati raccolti dei risultati che puntano a dichiarare che le persone sono felici di fare conversazioni profonde, anche se non se le aspettano. Durante questi scambi ci si sente più connessi emotivamente agli interlocutori e molto meno a disagio del previsto. In realtà tutto sembra suggerire che teniamo gli uni agli altri più di quanto pensiamo. Tenendo a mente questo fatto, soprattutto dopo un anno e mezzo di alienazione fisica e sociale, potremmo essere noi i primi ad accettare e avviare conversazioni profonde del tutto inaspettate.