Notizie
Contro le Pellicce: la Peta Lancia Campagna Pesantemente Provocatoria
Mentre a Milano sfilano in passerella pellicce di foca, di volpe e di ermellino, la PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) lancia in anteprima mondiale, da Piazza del Duomo a Milano, la nuova, provocatoria campagna antipellicce, insieme al supermodello Marcus Schenkenberg. “FUR TRIM. UNATTRACTIVE” “BORDI DI PELLICCIA. SENZA FASCINO”. I bordi di pelliccia sui guanti e sui giacconi vengono comparati al bikini di una donna non depilata. La campagna, censurata negli Stati Uniti, verrà presentata a Parigi, Londra e nelle altre capitali della moda. “Da quando i giovani hanno smesso di acquistare pellicce per la crudeltà sugli animali che esse nascondono, i pellicciai stanno cercando di arricchirsi confezionando rifiniture e bordi di pelliccia su colli, polsini e su tutti gli altri capi d’abbigliamento” ha dichiarato Marcus Schenkenberg presentando la nuova provocatoria campagna internazionale della PETA. Marcus negli anni scorsi ha posato nudo a Times Square contro le pellicce ed in un manifesto per i venti anni della PETA. “Gli animali trascorrono la loro vita negli allevamenti da pelliccia in piccole gabbie sporche con il fondo metallico in rete,” dichiara Walter Caporale, Rappresentante Italiano della peta “sono esposti forzatamente al freddo, al vento e al gelo per infoltirne il manto. Vengono uccisi all’età di 7-8 mesi mediante elettrocuzione anale e vaginale, rottura delle ossa cervicali, asfissia con gas tossici o soffocamento. Occorrono dai 30 ai 60 animali per una sola pelliccia di visone, dai 180 ai 240 animali per una sola pelliccia di ermellino” Nel mondo gli allevamenti da pelliccia sono passati da una produzione di 48 milioni di animali negli anni ottanta a 29 milioni negli ultimi anni. In Italia gli allevamenti “da pelliccia” sono passati dai 170 del 1988 ai 50 del 2002.