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Congo: Quasi 1500 Morti negli Scontri tra Tribù
Da aprile ad oggi le vittime della tribù hema sarebbero 1.468. Il conteggio macabro dei morti nel sanguinoso conflitto tra questa etnia del nordest della Repubblica democratica del Congo e quella rivale lendu è del portavoce degli hema, Jean-Baptiste Dhetchuvi, il quale ha precisato che le violenze sono concentrate nei territori di Djugu, in una zona situata tra 15 e 80 chilometri a nord di Bunia. Secondo la sua ricostruzione, ben 73 villaggi sono stati attaccati dall'inizio di aprile, anche se nessuna fonte indipendente ha potuto confermare queste notizie. L’esponente hema, naturalmente, attribuisce la responsabilità degli spargimenti di sangue alle milizie lendu e ai loro alleati, ma se la prende anche con la comunità internazionale, accusata di tacere davanti a fatti così gravi. Di qui la richiesta di una inchiesta internazionale, per identificare i colpevoli e agire nei loro confronti. La regione è sotto il controllo della Coalizione democratica congolese-Movimento di liberazione (Rcd-Ml, detta anche Rcd-Bunia), guidata da Mbusa Nyamwisi e appoggiata dal capo di Stato augandese, Yoweri Museveni. Il quasi omonimo movimento ribelle sostenuto però dal Rwanda, la Coalizione democratica congolese (Rcd-Goma), ha diffuso ieri a Kigali un comunicato in cui chiede al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la smilitarizzazione della città di Bunia e il disarmo delle popolazioni civili in tutta la regione dell'Ituri. Al di là delle speculazioni politiche, la tensione nella zona si fa sempre più forte, a riprova del fatto che la tournée condotta il mese scorso proprio a Bunia, Beni e Butembo da Nyamwisi, insieme a membri del governo di Kinshasa non è riuscita a rassicurare la gente del luogo e a creare un clima di fiducia e di pacificazione.


