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Colorado: Quasi 500.000 Cervi a Rischio Abbattimento
La malattia cronica devastante del cervo (chronic wasting disease, o CWD), una patologia neurodegenerativa simile alla BSE che colpisce cervi e alci, è più infettiva di quanto si ritenesse in precedenza. Lo affermano ricercatori statunitensi, le cui scoperte indicano che per controllare la malattia sono necessarie misure a lungo termine, eventualmente a costo di sacrificare migliaia di cervi nel Nord America.
In una mandria sperimentale in Colorado, circa il 90 per cento degli animali sono rimasti vittima della malattia nel giro di quattro anni, indipendentemente dal fatto che i genitori fossero infetti oppure no. Si pensa che l’infezione si diffonda tramite le urine, la saliva o le feci, condividendo luoghi per grattarsi o pascoli contaminati.
Attualmente, fino a un decimo dei 500.000 cervi muli del Colorado (Odocoileus hemionus) sono portatori della malattia. “Di questo passo - afferma il veterinario Mike Miller del Wildlife Research Centre di Fort Collins, che ne ha studiato la velocità di trasmissione negli animali - tutti i cervi ne saranno colpiti”.
Dalla sua prima apparizione in Colorado più di 35 anni fa, la malattia si è diffusa in altri 12 stati americani. Nel 2002 è apparsa inaspettatamente in Wisconsin, centinaia di chilometri più a est. L’abbattimento dei cervi potrebbe essere l’unico modo per tenere sotto controllo l’infezione.
Alcuni temono anche che, come la BSE, la malattia possa venire trasmessa in qualche forma agli esseri umani. “Questo è improbabile”, afferma però Miller. Nessun caso simile alla variante umana del morbo di Creutzfeld-Jacob è mai stato collegato al consumo di selvaggina. Anche il bestiame sembra resistere alla CWD.
In una mandria sperimentale in Colorado, circa il 90 per cento degli animali sono rimasti vittima della malattia nel giro di quattro anni, indipendentemente dal fatto che i genitori fossero infetti oppure no. Si pensa che l’infezione si diffonda tramite le urine, la saliva o le feci, condividendo luoghi per grattarsi o pascoli contaminati.
Attualmente, fino a un decimo dei 500.000 cervi muli del Colorado (Odocoileus hemionus) sono portatori della malattia. “Di questo passo - afferma il veterinario Mike Miller del Wildlife Research Centre di Fort Collins, che ne ha studiato la velocità di trasmissione negli animali - tutti i cervi ne saranno colpiti”.
Dalla sua prima apparizione in Colorado più di 35 anni fa, la malattia si è diffusa in altri 12 stati americani. Nel 2002 è apparsa inaspettatamente in Wisconsin, centinaia di chilometri più a est. L’abbattimento dei cervi potrebbe essere l’unico modo per tenere sotto controllo l’infezione.
Alcuni temono anche che, come la BSE, la malattia possa venire trasmessa in qualche forma agli esseri umani. “Questo è improbabile”, afferma però Miller. Nessun caso simile alla variante umana del morbo di Creutzfeld-Jacob è mai stato collegato al consumo di selvaggina. Anche il bestiame sembra resistere alla CWD.