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Coldiretti: la Produzione di Castagne si è Ridotta di un Quarto
Crolla la produzione nazionale delle castagne che dovrebbe raggiungere un valore di circa 40.000 tonnellate negli oltre 230.000 ettari coltivati in Italia, con una riduzione di un quarto (25%) rispetto allo scorso anno. E' quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che, nonostante il calo quantitativo dovuto alla siccità, la qualità della produzione raggiungerà quest'anno un livello tra i più elevati degli ultimi dieci anni. Benché negli ultimi cento anni la produzione nazionale, di quello che Giovanni Pascoli definiva "l'italico albero del pane", si sia ridotta di venti volte (nel 1911 era 829.000 tonnellate) l'Italia rimane il principale Paese produttore in Europa ed è quarto a livello mondiale dopo Cina, Corea del Sud e Turchia. Oltre un terzo della produzione nazionale - spiega la Coldiretti - arriverà dalla Campania e a seguire da Toscana, Lazio, Calabria e Piemonte che rappresentano le principali Regioni produttrici. Il primato italiano sul piano qualitativo è confermato dalla presenza di ben sei tipi di castagne che hanno ottenuto il riconoscimento europeo, tre delle quali si trovano in Toscana e sono il Marrone del Mugello Igp, la Castagna del Monte Amiata Igp e la Farina di Neccio della Garfagnana Dop mentre in Campania è riconosciuta la Castagna di Montella Igp, in Emilia Romagna il Marrone di Castel del Rio Igp e in Veneto il Marrone di San Zeno. Sono inoltre ben 45 i tipi di castagna censiti dalle Regioni nell'elenco dei prodotti tradizionali. La produzione nazionale di castagne viene destinata per il 30% all'esportazione, per il 14% all'industria dolciaria, per il 6% all'essiccazione e per il 50% nella commercializzazione allo stato fresco da preparare in diversi modi: arrosto (dopo averle incise sul lato bombato metterle in una padella di ferro con il fondo forato e cuocerle o sul fuoco vivo o in forno per circa 30 minuti, dopo la cottura si consiglia di avvolgerle in un canovaccio umido); lesse (dopo averle lavate accuratamente, cuocerle in abbondante acqua salata per circa 40 minuti); cotte in latte e zucchero; usate per particolari ripieni, nella preparazione di primi piatti o elaborati secondi a base di carne. Secche - aggiunge la Coldiretti - possono essere utilizzate solo dopo averle lasciate in ammollo in acqua tiepida per una notte oppure ridotte in farina per preparare note ricette come il castagnaccio. Le castagne - continua la Coldiretti - non sono solo buone e facili da cucinare, ma sono anche coltivate in modo biologico e rappresentano una importante realtà ambientale in quanto consentono il recupero di superfici montane e collinari altrimenti destinate all'abbandono. Ed anche per questo l'autunno, in molte aree interne, è una occasione importante per festeggiarle con Sagre e Feste di paese che si ripetono in tutte le Regioni. Peraltro - continua la Coldiretti - sono molte le imprese agricole che offrono l'opportunità durante i weekend di cimentarsi nella raccolta di castagne e di acquistarle direttamente dal produttore, per trascorrere una giornata all'insegna della natura e del buon gusto. Le castagne presentano però anche importanti proprietà nutritive valide per la salute. Grazie alla grande quantità di proteine, vitamine, sali minerali, zuccheri ed il suo considerevole valore calorico (100 gr. di castagne fresche sviluppano 200 calorie), la castagna - sottolinea la Coldiretti - oltre ad essere facilmente digeribile è estremamente nutriente, energetica, rimineralizzante e antisettica. Inoltre, le castagne mature e ben cotte - conclude la Coldiretti - sono molto efficaci nelle astenie fisiche ed intellettuali e sono ottime per le persone anemiche, per gli anziani e per i bambini. Infine sono curative per le varici, le emorroidi e combattono i reumatismi cronici e l'invecchiamento della pelle.