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Cina: un Anno e Mezzo di Lavori Forzati Perchè Capo di Chiesa Sotterranea
Il capo di una chiesa cristiana sotterranea, Xu Guoxing, è stato condannato a 18 mesi di reclusione in un campo di lavoro ‘rieducativo’ a Shangai (Cina). Ne dà notizia oggi l’organizzazione non governativa internazionale (ong) ‘Human Rights in China’ (Hric), fondata da studiosi e scienziati cinesi nel marzo 1989. Secondo quanto ricostruito da Hric, Xu Guoxing era riunito nella propria casa insieme con una ventina di fedeli quando diversi poliziotti hanno fatto irruzione nell’appartamento, lo hanno perquisito da cima a fondo ed hanno arrestato i presenti. In seguito tutti i fedeli sono stati liberati tranne Xu. Il 7 gennaio scorso la polizia ha contattato sua madre, riferendole che il figlio era stato condannato a 18 mesi. Il 47enne Xu, conosciuto anche come ‘Philip’, è uno dei più noti capi della chiesa sotterranea di Shangai. Da sempre in lotta contro le restrizioni imposte dalle autorità cinesi, è stato ripetutamente perseguitato per aver celebrato funzioni religiose in case private. Già in passato aveva dovuto scontare 6 anni e 4 mesi di lavori forzati. Il governo comunista cinese impone ai cristiani di professare la propria fede all’interno di associazioni controllate dallo Stato, tra cui la cosiddetta Chiesa cattolica patriottica, che prevede la cancellazione ogni legame con il Vaticano. I cattolici fedeli al Papa sono costretti a professare la loro fede in clandestinità per evitare persecuzioni ed arresti. Non di rado, infatti, vescovi, sacerdoti e laici della Chiesa non ufficiale (o sotterranea, o clandestina) vengono arrestati e sottoposti a pressioni di vario tipo per convincerli a passare alla Chiesa ufficiale. Si calcola che nella Repubblica popolare cinese siano presenti in tutto circa 10 milioni di cattolici.