Dopo tre anni di durissimo carcere, scontati per aver distribuito bibbie nella Cina sud orientale, è recentemente tornato in libertà Yu Zhudi, un attivista protestante di 46 anni.

Appartenente agli “Urlatori”, gruppo evangelico messo al bando come "culto maligno", Yu Zhudi ha dichiarato che "continuerà a lavorare per il Signore". Arrestato nel 2001 insieme ad altri 2 membri della congregazione, ora ha parzialmente ritrovato la sua libertà, anche se verrà costantemente pedinato e il suo telefono rimarrà a lungo sotto controllo.

Il lungo periodo di detenzione è trascorso in modo terrificante: i detenuti erano costretti a fabbricare cesti per 16 ore al giorno in assoluto silenzio, venivano sottoposti a continue e debilitanti punizioni corporali, e privati delle ore di sonno. L'alimentazione era carente e il cibo era spesso immangiabile. Tutte queste cause hanno gravemente compromesso le sue condizioni di salute.

Yu dichiara: “Spero che le autorità capiranno che pratichiamo la religione legalmente e che lasceranno registrare i gruppi cristiani come il nostro. Se il mio arresto permetterà questo, ne è valsa la pena”.

Gli “Urlatori” sono una congregazione religiosa che conta quasi 5000 adepti e che attualmente vedono in costante crescita il numero di nuovi membri. Il loro nome deriva dal fatto che i fedeli sono chiamati ad "urlare" la propria devozione. L'organizzazione è fuorilegge dal 1995, quando è stata dichiarata dalle autorità un culto "aberrante" e "satanico".