Ancora persecuzioni contro i cristiani nella Repubblica popolare cinese. Due chiese cattoliche alla periferia di Shangle (nel Fujian, provincia della Cina sudorientale di fronte a Taiwan) sono state distrutte domenica scorsa nell’ambito di una campagna contro la Chiesa sotterranea, fedele al Vaticano ed invisa a Pechino. Lo hanno riferito i media nelle ultime ore, spiegando che alcune persone sono arrivate sul posto con due bulldozer ed hanno raso al suolo gli edifici sacri, dopo aver suggerito ai residenti di farsi da parte. L’anno scorso a Shangle erano già state distrutte 5 chiese, in grado di accogliere ognuna 2.500 fedeli. Da almeno due anni le autorità locali hanno inasprito i controlli sulla Chiesa cattolica clandestina, fedele al Papa e non assoggettata al governo di Pechino, che si contrappone alla Chiesa ufficiale o patriottica. Molti sacerdoti sono costretti a vivere in clandestinità per timore di essere arrestati e diverse famiglie sono state obbligate ad aderire all’Associazione patriottica. Inoltre non di rado vengono distrutti i luoghi di culto, come è appunto successo nei giorni scorsi a Shangle.