Milioni di abitanti – cittadini comuni, ma anche il presidente Hu Jintao e il primo ministro Wen Jiabao – hanno invaso domenica scorsa parchi e giardini di otto tra le più grandi città della Cina per piantare migliaia di alberi in occasione del primo ‘Green China Day’ per promuovere la partecipazione popolare alla tutela dell’ambiente. L’anno scorso il territorio forestale cinese ammontava a 175 milioni di ettari e risultava in crescita rispetto al passato, ma restano i problemi di deforestazione, degrado del terreno e tempeste di sabbia provenienti dai grandi deserti dello Xinjiang e della Mongolia. Parlando ai cinesi - tra cui tanti bambini hiunti nelle zone verdi di Pechino con vanga e terriccio, il vice direttore dell’Amministrazione statale per la protezione dell’ambiente, Pan Yue, li ha sollecitati a impegnarsi maggiormente per la protezione dell’ambiente. Oltre alla capitale, il ‘Green China Day’ ha scelto come città pilota Shangai, Guangzhou, Nanchang, Shenzen, Zhengzhou, Xi’an e Fuzhou, e dovrebbe in futuro estendersi anche ad altre parti dello sterminato paese. Nel 1981 il governo aveva disposto che tutti i cittadini dagli 11 ai 55 anni piantassero da 3 a 5 alberi ogni anno ma sembra che solo il 55% della popolazione lo abbia fatto.