Il 16mo congresso del Partito comunista cinese (Pcc), in fase di svolgimento a Pechino, è sempre più la cartina di tornasole di un Paese afflitto dalla disparità tra i ceti sociali e dalla disoccupazione. Sebbene il ‘Made in Cina’ sia diventato il marchio vincente su scala planetaria - con una media di aumento della produzione industriale del 12,5 all'anno dal 1989 al 1991 - all'orizzonte le disparità tra ricchi e poveri minacciano il futuro del Paese. Un questione, quella ‘sociale’, peraltro enunciata dal presidente Jiang Zemin nella sua prolusione venerdì scorso, nonostante il via libera all'ingresso degli imprenditori privati, i cosiddetti 'capitalisti rossi'. L'economia, nel suo complesso, continua a crescere a tassi più che soddisfacenti, sollevando però problematiche che, in un Paese formalmente ‘comunista’, non possono essere ignorate. Ieri, in una conferenza stampa ai margini del congresso, il ministro per la pianificazione Zeng Peyan ha dichiarato senza mezzi termini che la disoccupazione urbana raggiungerà il quattro per cento della forza lavoro entro la fine dell'anno. Tre fattori, secondo il ministro, sono alla base del fenomeno: l'espulsione di oltre 26 milioni di lavoratori dalle inadeguate imprese statali (dei quali circa 17 milioni hanno trovato una nuova occupazione, spesso nel settore ‘informale’ dell'economia); l'ingresso ogni anno sul mercato del lavoro di circa otto milioni di giovani diplomati; la migrazione dalle impoverite campagne ai centri urbani che determina - ha detto il ministro - che determinerà presta una concentrazione della popolazione urbana pari al 50 per cento del totale. (700 milioni su un miliardo e 400 milioni). “Il governo ed il partito prendono molto sul serio questo problema”, ha affermato Zeng precisando che “l'esistenza di “disparità” nello sviluppo e di un serio problema di disoccupazione è stata messa in evidenza dal leader uscente Zenim nel suo rapporto al congresso, un documento sul quale stanno discutendo in questi giorni i 2114 delegati alla massima assise del Pcc. Intanto, mentre proseguono i lavori congressuali, le autorità di Pechino hanno dato ordine agli organi d'informazione di non riportare nessuna notizia sgradevole sul 16mo Congresso. E non a caso domenica le trasmissioni via satellite delle reti televisive Bbc e Cnn sono state brevemente disturbate, mentre venivano trattati argomenti considerati delicati che potrebbero 'contaminare' l'atmosfera di giubilo in cui si sta svolgendo il congresso.