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Ciad, Conferenza Episcopale: un Messaggio Natalizio Che Esorta alla Rinascita Morale
Il Conferenza episcopale del Ciad ha rivolto alla comunità dei fedeli e alla società un appello per rinascita morale del Paese. Nel messaggio, diffuso in occasione dell’approssimarsi del Santo Natale, i vescovi si rammaricano per la condizione dei cittadini ciadiani ‘frustrati’ nella loro aspirazione a partecipare alla vita pubblica, ad eccezione del gesto del voto nelle elezioni, e ‘umiliati’ dalla corruzione e dall’impunità che li incoraggiano a seguire, volontariamente o non, solo i propri interessi personali. "Non vogliamo però con questo far prevalere il pessimismo", hanno detto i presuli. "Al contrario! E’ perché abbiamo fiducia nell’uomo che non abbiamo paura di guardare in faccia la realtà e di indicare i mali che ci affliggono". Secondo i presuli, la menzogna, la corruzione, il crimine, l’impunità, l’odio, in breve, un’educazione senza senso morale e civico, sono le piaghe che affliggono la società ciadiana e che hanno fatto cadere nella sfiducia i cittadini. Il Ciad soffre per una grave crisi collettiva di sfiducia, è quanto arrivano a concludere i presuli ma ricordano anche che "il miglior modo che ha l’uomo di combattere questi mali è prendere coscienza della propria dignità". L’esortazione dei vescovi è di non lasciarsi convincere "da coloro che hanno deciso, coscientemente o non, di vivere nella menzogna, nella cupidigia e nella violenza". Il messaggio, quindi, chiama i fedeli delle religioni cristiana, islamica e dei culti tradizionali a costruire insieme una società migliore. Un compito difficile a cui sono chiamati tutti i cittadini e i governanti. Questi ultimi, che per il loro ruolo di amministratori della cosa pubblica hanno un peso particolare sui destini del Paese, dovrebbero essere tra i primi a dare il buon esempio. Dicono i vescovi: "Le istituzioni si trasformano in strutture oppressive e parassitarie appena non sono più indirizzate al perseguimento del bene dell’uomo", includendo in questo anche la dimensione spirituale. Allo scopo di raggiungere il bene comune, nel documento si sottolinea che è indispensabile una collaborazione tra Stato e cittadini senza la quale non può dirsi riconosciuta la dignità umana. L’accorato messaggi natalizio si chiude rivolgendo a tutti i cittadini del Ciad l’esortazione a essere "uomini nuovi, costruttori di una nuova società".