Occorre formare una stampa più critica e maggiormente impegnata nei settori dell’arte, della pittura e della letteratura: è una delle principali sollecitazioni emerse dalla Conferenza per la diversità culturale tenuta nei giorni scorsi nell’isola di Gorée, in Senegal, luogo noto nella storia come punto di partenza della tratta degli schiavi diretti nelle Americhe. Dopo aver denunciato, in apertura dei lavori, che la cultura africana è troppo spesso considerata la “parente povera” della politica economica, i numerosi partecipanti venuti da ogni parte del mondo sono giunti alla conclusione che, nel continente, occorre sviluppare gli organismi culturali, moltiplicare gli scambi tra artisti e aumentare gli investimenti nazionali destinati alla cultura. È stata anche auspicata la creazione di un Fondo africano per la cultura e l’introduzione in ambito scolastico dell’insegnamento di musica, arti plastiche e danza. Infine gli intervenuti hanno sollecitato la trascrizione delle opere letterarie nelle lingue madri dei vari popoli.