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Chiesa Africana: in Crescita Malgrado le Difficoltà
“L'Africa è il continente con la più alta percentuale annua di crescita per la cristianità nel mondo”: lo ha detto il cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, durante la presentazione delle linee-guida della seconda assemblea per l’Africa del Sinodo dei vescovi. Il porporato ha sottolineato la vivacità e la crescita della chiesa africana testimoniata dalla creazione di “nuove parrocchie e diocesi” e dal “crescente numero di monasteri e di istituti ecclesiastici superiori”. Il cardinale nigeriano ha ricordato le cause di beatificazione in corso, tra cui quella dell’ex-presidente tanzaniano Julius Nyerere, morto il 14 ottobre 1999. Le “concrete iniziative di solidarietà cristiana verso i poveri e i bisognosi” sono segni incoraggianti per una chiesa africana che non manca di apposite ‘Commissioni per la giustizia e la pace’ che tra l’altro – ha aggiunto – “aiutano anche nell'educare i cittadini sui loro diritti e doveri di voto”. Il cardinale ha anche richiamato la situazione in Somalia, Darfur, Costa d'Avorio e Repubblica Democratica del Congo, indicando la chiesa come “una delle poche istituzioni in grado di prendersi cura” dei rifugiati e profughi in cerca di migliori condizioni di vita. Costituiscono tuttora una sfida la costruzione armonica e pacifica dei paesi africani composti da “numerosi gruppi etnici aggregati in un unico Paese” oltre a molte difficoltà come la “povertà, miseria e soprattutto l’Aids/sida”. Apprezzando il “graduale passaggio dall'apartheid alla democrazia nella Repubblica del Sud Africa”, il cardinale Arinze si è rallegrato per il segno di “maggiore democratizzazione” realizzato dalla vittoria senza contrasti di “partiti di opposizione” in Senegal, Ghana, Malawi e Zambia.