Questa frase sibillina compare su uno stendardo retto da uno dei moltissimi personaggi che fanno parte del grande affresco sulla battaglia di Marciano dipinto da Vasari nel 1563. L'affresco, che si trova a Palazzo Vecchio a Firenze, è al centro di molta curiosità e di feroci polemiche. Un team di ricercatori americani ha infatti deciso di verificare ciò che la storia ci tramanda, ovvero che fu Leonardo a cominciare il lavoro nel 1504. Sperimentatore instancabile, rimase però deluso da un tentativo di innovazione tecnica sul colore al punto che rinunciò a completare l'opera.
Si dice che Giorgio Vasari non ebbe il coraggio di dipingere sopra la stesura di Leonardo, e che fece quindi costruire un secondo muro di copertura leggermente distaccato dal primo - muro che oggi mostra la battaglia di Marciano. A questo punto la frase sullo stendardo è stata interpretata come un'allusione.
L'analisi con il radar ha rivelato l'esistenza di un'area vuota dietro l'affresco e ora gli americani stanno praticando dei fori per raggiungere la cavità retrostante con delle microcamere. L'operazione ha suscitato la reazione indignata di molti addetti ai lavori e una petizione con 150 firme illustri è stata recapitata al sindaco di Firenze. In effetti sembra che siano state trovate tracce di pigmenti colorati, campionati con delle sonde, ma si dovranno attendere i risultati delle analisi di laboratorio per sapere come procedere.