Colombi presenti nel centro storico di Carpi, che nel marzo di due anni fa erano 1150, sono scesi a 450 nel marzo 2001 ed a 350 nel marzo scorso. Da tempo è in corso un progetto di controllo numerico di questi volatili tramite la somministrazione, con il mangime, di un principio attivo che agisce sulla loro fertilità. Le colonie di colombi più numerose in centro storico sono quelle della torre dell'Uccelliera e della torre della Sagra, entrambe con una settantina di volatili, mentre quello meno numerosa, con una decina di colombi, si trova in piazzale Bertesi. Perché l'azione del controllo tramite il principio attivo nel mangime, del tutto innocuo per i colombi, sia efficace, è indispensabile che i cittadini non forniscano cibo o granaglie ai volatili, come viceversa si vede fare spesso in piazza Martiri. Sul fatto che i cittadini non debbano alimentare i colom!
bi è d'accordo anche Luca Bosetti di 'Orma', l'associazione carpigiana protettrice di animali e volatili in genere: "Altrimenti - dice - si vanifica il lavoro del Comune che intende proteggere i monumenti, e ridurre gli escrementi tossici, che possono recare malattie. Tuttavia sono perplesso sul metodo, in quanto il principio attivo che inibisce la fecondazione delle uova, può agire anche sui rapaci che catturano colombi per mangiare. Si tratta di specie di uccelli soprattutto notturni che sono protetti in quanto ridotti di numero e rischiano di scomparire. Il farmaco ingerito dai colombi e che rimane efficace a lungo, può agire infatti anche sulla fertilità dei rapaci". c. v.