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Capodanno: Dalle Antiche Tradizioni alle Moderne Pratiche di Consapevolezza
Il passaggio al nuovo anno rappresenta universalmente un momento di rinnovamento spirituale, come documentato da secoli di tradizioni religiose e culturali. Secondo l'Università di Oxford, nel suo "Handbook of Religious Practice", oltre l'80% delle culture mondiali attribuisce un significato spirituale al cambio dell'anno.
Padre Giuseppe Midili, direttore dell'Ufficio Liturgico del Vicariato di Roma, sottolinea come nella tradizione cattolica il primo gennaio, oltre a segnare l'inizio dell'anno civile, celebri la Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, invitando i fedeli alla riflessione e al rinnovamento spirituale.
La pratica della meditazione durante i periodi di transizione trova riscontro scientifico. Una ricerca pubblicata sul "Journal of Clinical Psychology" dal Dr. Jon Kabat-Zinn, pioniere della mindfulness in Occidente, dimostra come la meditazione consapevole possa ridurre significativamente i livelli di stress durante i periodi di cambiamento.
Il Professor Marco Pacori, psicologo e autore di "Rituali e Benessere" (Mondadori), evidenzia come le pratiche contemplative di fine anno siano in aumento anche in Italia: "Osserviamo un interesse crescente verso rituali consapevoli che aiutano a elaborare il passato e accogliere il nuovo".
Nelle tradizioni buddhiste, come conferma il Ven. Lama Paljin Tulku Rinpoce del Centro Mandala di Milano, il periodo di fine anno è dedicato a pratiche di purificazione e meditazione. Il centro registra un incremento di partecipanti ai ritiri di fine anno, confermando un trend documentato anche dall'Unione Buddhista Italiana.
L'ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) nel suo rapporto "Tendenze Globali 2024" conferma la crescita del fenomeno definito "spiritual but not religious", caratterizzato dalla ricerca di pratiche spirituali al di fuori dei contesti religiosi tradizionali.
Per chi desidera approfondire queste pratiche, l'Università La Sapienza di Roma offre un corso aperto al pubblico su "Mindfulness e Benessere Psicologico", mentre l'Unione Buddhista Italiana organizza sessioni gratuite di meditazione guidata nelle principali città italiane.
Padre Giuseppe Midili, direttore dell'Ufficio Liturgico del Vicariato di Roma, sottolinea come nella tradizione cattolica il primo gennaio, oltre a segnare l'inizio dell'anno civile, celebri la Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, invitando i fedeli alla riflessione e al rinnovamento spirituale.
La pratica della meditazione durante i periodi di transizione trova riscontro scientifico. Una ricerca pubblicata sul "Journal of Clinical Psychology" dal Dr. Jon Kabat-Zinn, pioniere della mindfulness in Occidente, dimostra come la meditazione consapevole possa ridurre significativamente i livelli di stress durante i periodi di cambiamento.
Il Professor Marco Pacori, psicologo e autore di "Rituali e Benessere" (Mondadori), evidenzia come le pratiche contemplative di fine anno siano in aumento anche in Italia: "Osserviamo un interesse crescente verso rituali consapevoli che aiutano a elaborare il passato e accogliere il nuovo".
Nelle tradizioni buddhiste, come conferma il Ven. Lama Paljin Tulku Rinpoce del Centro Mandala di Milano, il periodo di fine anno è dedicato a pratiche di purificazione e meditazione. Il centro registra un incremento di partecipanti ai ritiri di fine anno, confermando un trend documentato anche dall'Unione Buddhista Italiana.
L'ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) nel suo rapporto "Tendenze Globali 2024" conferma la crescita del fenomeno definito "spiritual but not religious", caratterizzato dalla ricerca di pratiche spirituali al di fuori dei contesti religiosi tradizionali.
Per chi desidera approfondire queste pratiche, l'Università La Sapienza di Roma offre un corso aperto al pubblico su "Mindfulness e Benessere Psicologico", mentre l'Unione Buddhista Italiana organizza sessioni gratuite di meditazione guidata nelle principali città italiane.