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Cannabis medica per la fibromialgia
Nel Regno Unito è appena stata pubblicata una nuova ricerca sulla fibromialgia e sugli effetti su di essa dati dall’uso di cannabis di grado medico.
I sintomi più frequentemente dichiarati sono ansia, affaticamento debilitante, dolore cronico, sensibilità alla luce, ai rumori, alla temperatura e al tatto, e anche problemi cognitivi della memoria a breve termine o difficoltà nel trovare le parole - un fenomeno chiamato spesso “fibro fog” (“nebbia fibromialgica”). I partecipanti allo studio, che verrà presentato estesamente al prossimo simposio della International Cannabinoid Research Society (ICRS) dal 25 al 30 giugno, hanno dichiarato un miglioramento dei sintomi e della qualità della vita.
Lo studio, il primo condotto in UK, oltre a dimostrare una riduzione della gravità dei sintomi fibromialgici, ha anche rilevato una riduzione del 17% dei farmaci oppioidi da parte dei pazienti.
Da parte dei professionisti della salute non c’è ancora stato un riconoscimento formale e diagnostico della fibromialgia, che tuttavia colpisce 3 milioni di persone nel solo Regno Unito ed è spesso causa di disabilità “invisibile”. Affligge le donne più degli uomini con un’insorgenza di solito tra i 35 e i 50 anni. Si tratta di una malattia cronica che colpisce muscoli e tessuti come i tendini e i legamenti. Chi ne soffre prova dolori al torso superiore e alla schiena, al collo, alle braccia e alle gambe. I sintomi possono essere acuiti da stress, freddo e attività fisica. I pazienti dichiarano spesso affaticamento anche estremo, che non trova sollievo col riposo.
I sintomi più frequentemente dichiarati sono ansia, affaticamento debilitante, dolore cronico, sensibilità alla luce, ai rumori, alla temperatura e al tatto, e anche problemi cognitivi della memoria a breve termine o difficoltà nel trovare le parole - un fenomeno chiamato spesso “fibro fog” (“nebbia fibromialgica”). I partecipanti allo studio, che verrà presentato estesamente al prossimo simposio della International Cannabinoid Research Society (ICRS) dal 25 al 30 giugno, hanno dichiarato un miglioramento dei sintomi e della qualità della vita.
Lo studio, il primo condotto in UK, oltre a dimostrare una riduzione della gravità dei sintomi fibromialgici, ha anche rilevato una riduzione del 17% dei farmaci oppioidi da parte dei pazienti.
Da parte dei professionisti della salute non c’è ancora stato un riconoscimento formale e diagnostico della fibromialgia, che tuttavia colpisce 3 milioni di persone nel solo Regno Unito ed è spesso causa di disabilità “invisibile”. Affligge le donne più degli uomini con un’insorgenza di solito tra i 35 e i 50 anni. Si tratta di una malattia cronica che colpisce muscoli e tessuti come i tendini e i legamenti. Chi ne soffre prova dolori al torso superiore e alla schiena, al collo, alle braccia e alle gambe. I sintomi possono essere acuiti da stress, freddo e attività fisica. I pazienti dichiarano spesso affaticamento anche estremo, che non trova sollievo col riposo.