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Canili: Spesso Esistono a Puro Scopo di Businnes, e i Volontari Motivati Sono Considerati un Intralcio
Convenzione sui canili la rabbia dei volontari di Bari - "Dov'è finito il nostro ruolo all'interno del canile di Bari? E l'obbligo del sostegno del volontariato, quale strumento di controllo sulla salute e benessere degli animali dal punto di vista etico e igienico sanitario, e sullo spreco di denaro pubblico?". Nel rinnovo della convenzione tra il Comune e una struttura privata per la tutela dei cani "senza padrone", accusano i volontari, come sotto il cilindro del prestigiatore è scomparsa la dicitura dell'obbligo di sostegno, il riconoscimento dell'apporto fondamentale di chi ogni giorno è in prima linea contro il randagismo. Le associazioni animaliste non ci stanno: lunedì 24 giugno alle 18 hanno organizzato una manifestazione di fronte al palazzo del Comune, un sitin al quale prenderanno parte i rappresentanti di !
Enpa, Lega nazionale per la difesa del cane, Lega antivivisezione e Aca, i cittadini "con tutti i loro cani aggiungono che vengono curati nel territorio barese, rimettendoci denaro ed energie e guadagnando una serie di umiliazioni". Gli animalisti si appellano al Consiglio comunale di Bari "che ha preso a cuore la situazione perché ricordi a chi di competenza che è obbligo dei Comuni costruire canili (sanitario e rifugi) con la gestione delle associazioni". E' assurdo verificare, accusano, "che il Comune di Bari si senta talmente a suo agio nel rinnovare una convenzione già di per sé illegittima, in quanto la proroga alle convenzioni esistenti, della durata massimo di dodici mesi, può essere concessa dall'assessorato regionale alla sanità, sentita una Commissione regionale e previo parere motivato del servizio veterinario delle Asl". Inoltre, dicono, vogliamo altre risposte dal Comune: al sindaco consegneremo le seimila firme raccolte per la sterilizzazione dei cani randagi e !
per la costruzione di un canile comunale". Dall'Aca, infine, un nuovo appello per l'adozione di dieci cuccioli. "Questi cani, spesso intere cucciolate, vengono abbandonati nei pressi del nostro cancello. Come soluzione immediata chiediamo aiuto ai cittadini, a chi vuole portare a casa un cagnolino dice la presidente Anna Dalfino ma fino a quando potremo sopperire noi a quello che l'amministrazione non fa?". Per informazioni: telefono 080. 502.2456. IGNAZIO MINERVA
Enpa, Lega nazionale per la difesa del cane, Lega antivivisezione e Aca, i cittadini "con tutti i loro cani aggiungono che vengono curati nel territorio barese, rimettendoci denaro ed energie e guadagnando una serie di umiliazioni". Gli animalisti si appellano al Consiglio comunale di Bari "che ha preso a cuore la situazione perché ricordi a chi di competenza che è obbligo dei Comuni costruire canili (sanitario e rifugi) con la gestione delle associazioni". E' assurdo verificare, accusano, "che il Comune di Bari si senta talmente a suo agio nel rinnovare una convenzione già di per sé illegittima, in quanto la proroga alle convenzioni esistenti, della durata massimo di dodici mesi, può essere concessa dall'assessorato regionale alla sanità, sentita una Commissione regionale e previo parere motivato del servizio veterinario delle Asl". Inoltre, dicono, vogliamo altre risposte dal Comune: al sindaco consegneremo le seimila firme raccolte per la sterilizzazione dei cani randagi e !
per la costruzione di un canile comunale". Dall'Aca, infine, un nuovo appello per l'adozione di dieci cuccioli. "Questi cani, spesso intere cucciolate, vengono abbandonati nei pressi del nostro cancello. Come soluzione immediata chiediamo aiuto ai cittadini, a chi vuole portare a casa un cagnolino dice la presidente Anna Dalfino ma fino a quando potremo sopperire noi a quello che l'amministrazione non fa?". Per informazioni: telefono 080. 502.2456. IGNAZIO MINERVA