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Bush a Pechino, "Tutelare Diritti Umani e Libertà Religiosa"
Giunto oggi a Pechino in visita ufficiale, il presidente statunitense George W. Bush ha ribadito l’importanza di difendere i diritti umani e la libertà religiosa. Nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente cinese Jiang Zemin, Bush - che nei giorni precedenti ha fatto tappa in Giappone e Corea del Sud – ha ringraziato la Cina per la collaborazione alla lotta internazionale al terrorismo, ma ha anche ricordato che la popolazione “dovrebbe essere libera di scegliere come vivere, quale fede religiosa scegliere e come lavorare”. Jiang Zemin ha replicato negando che nel suo Paese vi siano persone detenute a causa del proprio credo religioso. “La libertà di culto è tutelata dalla Costituzione, ma tutti devono rispettare le leggi”, ha dichiarato il capo di Stato, omettendo però di citare i numerosi casi relativi ad esponenti di minoranze religiose (tra cui i seguaci della Chiesa cristiana clandestina o gli adepti del culto Falun Gong) che vengono sistematicamente perseguitati dalle autorità cinesi. Bush e Jiang hanno poi affrontato la spinosa questione di Taiwan, che Pechino considera una provincia ribelle. Il leader statunitense ha detto che la posizione del suo governo “non è mutata” al riguardo ed ha ribadito che l’amministrazione Usa continuerà a tener fede al ‘Taiwan relations act’, che prevede aiuti militari per l’isola. Al termine di questo primo colloquio, al quale nelle prossime ore seguirà un altro tra Bush ed il primo ministro Zhu Rongji, i due presidenti hanno concordato che rimangono alcune differenze di vedute tra i rispettivi Paesi ma possono essere affrontate e, secondo Jiang, “gradualmente superate”. Il leader cinese ha fatto infine sapere che ricambierà la visita recandosi a Washington il prossimo ottobre. Il capo di Stato Usa è arrivato a Pechino nello stesso giorno di 30 anni fa in cui vi giunse l’allora presidente Richard Nixon, per una storica visita che aprì la strada ai rapporti diplomatici con il Paese comunista dopo decenni di ostilità. Questa di Bush è la seconda visita nella Repubblica popolare cinese in quattro mesi. La prima è stata a Shangai nello scorso ottobre per il vertice dell’Apec (Cooperazione economica dei Paesi dell’Asia e Pacifico) incentrato sul terrorismo. Va infine ricordato che dal dicembre scorso la Cina è entrata ufficialmente a far parte dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto).