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Brasile: Mato Grosso do Sul, Violenze Contro Indigeni Kaiowá Guaraní
Un gruppo di ‘pistoleiros’, presumibilmente al soldo di ‘fazendeiros’ (latifondisti) locali, ha attaccato ieri a colpi di arma da fuoco un gruppo di indigeni Kaiowá Guaraní rientrati recentemente nella loro ‘tekhoa’, la terra tradizionale, di Curusu Ambá, nel Mato Grosso do Sul, uccidendo un’anziana donna. Lo riferisce in una nota giunta oggi alla MISNA il Consiglio indigenista missionario (Cimi) di Campo Grande, precisando che i nativi sono stati radunati dai ‘pistoleiros’ e costretti a salire a bordo di un camion e di un autobus per essere trasportati nella periferia della vicina città di Coronel Sapucaia; nella colluttazione gli aggressori hanno aperto il fuoco ferendo un altro nativo. Già martedì, erano stati aggrediti altri quattro indios che tentavano di raggiungere la terra Tacuapery; un bambino, caduto a terra e svenuto, sarebbe stato sequestrato da ‘fazendeiros’. “Questa brutalità non fa che confermare la violenza e l’astio contro indigeni che cercano solo di ottenere un pezzo di terra per sopravvivere. Guardie private vengono assoldate dai latifondisti che agiscono nella certezza dell’impunità” denuncia il Cimi del Mato Grosso do Sul, la principale regione indigena brasiliana dove sono lo scorso anno si sono contati almeno 20 omicidi di nativi. “Questo scenario – aggiunge la nota - è aggravato dalla lentezza del governo federale nel demarcare e garantire le terre indigene, come previsto dalla Costituzione. Il Cimi del Mato Grosso do Sul auspica un’immediata verifica dei fatti e la punizione dei responsabili per impedire che si aggravi la sofferenza, l’agonia e il genocidio praticati contro il popolo Kaiowá Guaraní”.