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Brasile: a Nord Dilaga il Fenomeno dello Schiavismo
Nei primi sei mesi del 2003 il 'Gruppo mobile' del ministero del lavoro brasiliano ha contato ben 1.695 contadini costretti a lavorare in regime di schiavitù nei latifondi del nord e del nordest del Paese sudamericano. Tra questi, 1.193 sono stati individuati e liberati da alcune 'fazendas' localizzate nello Stato del Pará, i rimanenti sono stati riscattati da latifondi situati a Maranhão, Tocantins, Mato Grosso e Bahia. Ma è proprio il Pará il primo della 'lista nera' degli Stati brasiliani dove i contadini vengono reclutati a forza e obbligati a prestare la loro opera senza ricevere alcun compenso, alloggiati in abitazioni fatiscenti e spesso senza neanche cibo a sufficienza per sopravvivere. Solo a Santana do Araguaia, la latifondista Eleusa Maria Cavalcanti Farias ne aveva schiavizzati 368 nella sua tenuta. Due settimane fa il governo federale ha corrisposto dopo 13 anni di dura battagli a livello politico e giudiziario il primo risarcimento a un lavoratore rurale del Pará, José Pereira, vittima di lavoro forzato. Grazie all'infaticabile impegno della Commissione pastorale della Terra (Cpt) e del Centro per la giustizia e la legge internazionale (Cejil), il Congresso di Brasilia ha acconsentito di versare a Pereira come 'somma riparatoria' 52mila reais (circa 16mila euro), dopo essere stato denunciato di fronte alla Commissione interamericana dei diritti umani per inadempimento del proprio dovere nella lotta contro la schiavitù.