Una compagnia americana di biotecnologia con sede nel Massachusetts, la Baxter Healthcare, ha annunciato ufficialmente che un suo prodotto potrà essere usato al posto del sangue nelle trasfusioni. questa sostanza si chiama HemAssist ed è stata usata con successo su oltre duecento pazienti operati al cuore; attualmente negli Usa è in corso una sperimentazione su 1.300 pazienti in 35 ospedali e si pensa che potrebbe essere commercializzata liberamente in Europa entro dodici mesi.
HemAssist è ottenuta a partire dall'emoglobina dei bovini. Una volta ricavata dai globuli rossi degli animali, la sostanza viene più volte filtrata per esser purificata. Poi è sottoposta a una cromatografia liquida ad alta pressione. Infine, passa attraverso un processo di polimerizzazione, grazie a un composto chiamato gluteraldeide che ha notevoli poteri germicidi.
Questo sangue artificiale può essere usato su ogni paziente, dato che non si deve tenere conto del gruppo sanguigno. A differenza del sangue proveniente dai donatori, che deve essere conservato a basse temperature e usato entro 42 giorni, quello biotecnologico può essere conservato a temperatura ambiente per quasi tre anni; un altro vantaggio è che non avendo difficoltà di compatibilità con i vari gruppi sanguigni, può essere usato immediatamente nei casi di emergenza.
Il sangue artificiale non è un sostituto completo di quello naturale perché si limita a trasportare ai tessuti l’ossigeno, svolgendo così i compiti propri dei globuli rossi ignorando le altre funzioni (trasporto dei nutrienti e degli anticorpi, eliminazione delle scorie e così via). Gli effetti più positivi si avrebbero nei paesi in via di sviluppo, dove le banche del sangue funzionano poco e male, sempre che il costo di questo prodotto artificiale non sia troppo elevato, troppo per esse acquistato proprio da chi ne ha più bisogno. di Donata Allegri