È stato premiato con uno dei massimi riconoscimenti nazionali il medico beninese Jérôme Fagla Médégan, scopritore di un farmaco per curare la drepanocitosi o anemia falciforme - grave malattia del sangue di origine genetica causata da un’anomalia dell’emoglobulina – e primo africano nella storia a vedersi accettata e ‘brevettata’ due anni fa la propria scoperta dall’‘Istituto francese per la proprietà industriale’ (Inpi) di Parigi. Come ha spiegato il governo nell’assegnare a Médégan il grado di merito nell’Ordine nazionale del Benin, è la prima volta che l’Inpi accetta una scoperta fatta da un ricercatore africano, in particolare nel campo dei medicinali. In Francia noti laboratori farmaceutici stanno già producendo, per poi diffonderla in tutto il mondo, la medicina VK 500 ideata dal beninese e destinata a curare i milioni di malati di drepanocitosi, concentrati per il 25% in Africa centrale, per il 15-20% in quella dell’Ovest, per il 10-12% nelle Antille francesi e intorno al 15% nelle regioni mediterranee. Lodando la perseveranza e professionalità di Jérôme Fagla Médégan, l’esecutivo di Cotonou ha esortato tutti i ricercatori del paese a seguire il suo esempio, “imprimendo alla ricerca un nuovo dinamismo per il benessere della popolazione e lo sviluppo dell’economia nazionale”.